Il ‘cognato’ del super latitante Matteo Messina Denaro era l’alter ego di Carmelo Patti, l’ex patron della Valtur a cui la Dia di Palermo ha confiscato beni per oltre un miliardo e mezzo di euro. E’ quanto emerge dalle indagini che hanno portato a uno dei più rilevanti provvedimenti nella storia giudiziaria italiana. Michele Alagna, fratello di Franca Anna Maria, la donna che ha dato all’ultima primula rossa una figlia (non riconosciuta), Lorenza, godeva della piena fiducia di Patti. Alagna, insegnante, poi divenuto commercialista, ha ricoperto ruoli di primo piano nelle imprese del gruppo, diventando sindaco – effettivo o supplente -, presidente del collegio sindacale o amministratore di molte società della catena di Patti. “Alagna aveva la delega a operare su una molteplicità di conti correnti, movimentando somme di rilievo in entrata e in uscita – dicono gli investigatori della Dia -; custodiva gioielli e oggetti preziosi di proprietà della famiglia Patti, conservati in cassette di sicurezza; curava ogni procedura economica d’interesse per le aziende”. Non la sola frequentazione ‘dubbia’ di Patti. Dagli accertamenti, infatti, sono emersi anche collegamenti e rapporti con Paolo Forte, organico alla famiglia mafiosa di Matteo Messina Denaro, e con Rosario Cascio, indiziato mafioso, il cui patrimonio è stato sequestrato e confiscato per iniziativa del direttore della Dia. “La promiscuità con gli ambienti malavitosi – spiega la Direzione investigativa antimafia – è stata confermata anche ricostruendo le operazioni economiche della Cable Sud, che supportava lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, da cui sono risultati versamenti, prelevamenti e cambi assegni sui conti di alcuni personaggi di rilievo della criminalità organizzata, vicini a Matteo Messina Denaro, tra cui Santo Sacco, ex sindacalista Uil e postino del super latitante”. Il provvedimento di sequestro e confisca ha riguardato 25 società di capitali (attive nel cablaggio di componenti elettrici per autovetture, nel comparto turistico-alberghiero, nel campo finanziario e nel settore immobiliare); quote in partecipazioni societarie; tre resort; un golf club; 400 ettari di terreno tra Robbio, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Favignana, Mazara del Vallo, Marettimo, Isola di Capo Rizzuto, Ragusa e Benevento; 232 immobili (tra abitazioni, magazzini e opifici), un’imbarcazione di 21 metri la ‘Valtur Bahia’; rapporti bancari e disponibilità finanziarie.
Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2018 - 14:05