“Se il nostro Governo è stato costretto a intervenire con un protocollo che definisca delle misure di rafforzamento, oltre che di individuazione dei singoli ruoli e compiti istituzionali, è perché, nonostante annunci e “patti” di puro spot, in questi ultimi anni non si è mosso nulla per affrontare il dramma Terra dei Fuochi. Soprattutto, perché in Campania, con le gestioni di Caldoro e De Luca, non sono mai stati attuati principi fondamentali come la riduzione a monte dei rifiuti e la chiusura di un ciclo realmente virtuoso. Caldoro a suo tempo aveva puntato tutto sull’incenerimento e, per fortuna dei cittadini campani, fu bocciato in questo senso. De Luca, dalla sua, si è limitato a dirottare a più riprese grandissima parte delle risorse utili per la gestione dei rifiuti urbani e per le bonifiche sull’operazione flop ecoballe. Entrambi hanno in comune giochi politici che hanno paralizzato la governance e la mancata attuazione di azioni tese a incrementare la differenziata. Un fallimento iniziato con Caldoro e perfezionato con il caos provocato da De Luca, che in tre anni e mezzo non è stato capace di dotare la Campania di una rete impiantistica destinata allo smaltimento della frazione organica, con continui cambi di rotta sulle aree destinate a ospitare gli impianti”. Così la capogruppo regionale M5S Maria Muscarà e il segretario della commissione regionale ambiente Vincenzo Viglione.
“Non c’è mai stato alcun intervento di riqualificazione – sottolineano Viglione e Muscarà – di aree oggetto di smaltimento illecito. Mai alcun controllo su siti di stoccaggio o impianti di smaltimento, molti dei quali oggetto di incendi dolosi, al cui interno ancora non è dato sapere cosa realmente viene trattato e in che quantità. Non è mai stato fatto un punto sugli obblighi dei Comuni di aggiornare la mappa esaustiva delle aree sulle quali effettuare interventi di rimozione rifiuti. Né si conoscono tipologia tipo di attività ed eventuali risultati delle sale operative per il monitoraggio di eventuali roghi in territori sensibili. Prima di lanciare accuse prive di fondamento, simulando sceneggiate solo per distogliere l’attenzione dalle misure del nostro Governo, il governatore reciti il suo mea culpa, ammetta il fallimento e ascolti le nostre proposte di creazione di un ciclo che punti a una vera economia circolare, che comincia dalla riduzione del rifiuto e si perfeziona con impianti di trattamento finale, così da dar vita a un sistema di riciclo e riuso della materia che faccia del rifiuto una risorsa per tutta la Campania”.
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