ÂÂLa richiesta di De Luca al ministro Grillo di istituire nellâÂÂospedale di SantâÂÂAgata un pronto soccorso in deroga al suo stesso piano ospedaliero, non è una decisione dettata dal buonsenso del governatore, come lui stesso vorrebbe farla apparire. Il buonsenso che ha portato a questo risultato è piuttosto quello che ha alimentato le battaglie di noi portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale e in Parlamento, in prima linea accanto a sindaci e comitati di cittadini, consci che depotenziare due ospedali nevralgici per posizione strategica e le straordinarie eccellenze che vi lavorano avrebbe sortito lâÂÂinevitabile effetto di depauperare la qualitàdellâÂÂassistenza e di mettere a rischio la vita di migliaia di persone. Lo abbiamo fatto con unâÂÂinterrogazione in Consiglio regionale nella quale, giàsette mesi fa, chiedevamo di salvare il Pronto soccorso del SantâÂÂAgata. Lo abbiamo fatto con atti istituzionali in Parlamento, a cui abbiamo fatto seguire ispezioni nei due nosocomi. Battaglie che hanno messo De Luca allâÂÂangolo, costringendolo a fare marcia indietro, inviando richiesta al ministro Grillo, sebbene, come sottolineato nel riscontro del ministero, âÂÂla responsabilitàdi garantire prestazioni e servizi sanitari in risposta ai bisogni dei cittadini attiene al livello regionaleâÂÂ. Un dietrofront inevitabile, quello di De Luca, seppur tardivo. Perché nel frattempo câÂÂè scappato il morto, un operaio in arresto cardiocircolatorio che da San Salvatore Telesino è stato trasferito dal 118 allâÂÂospedale di Benevento e non nella vicina SantâÂÂAgata. Un viaggio troppo lungo che potrebbe essergli costato la vitaâÂÂ. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e i parlamentari M5S Angela Ianaro, Daniela De Lucia, Pasquale Maglione e Sabrina Ricciardi.
âÂÂSe il governatore di questa Regione â sottolineano gli esponenti M5S â avesse avuto buonsenso, una vita umana sarebbe stata salvata. Se De Luca avesse avuto buonsenso, non sarebbe mai andato in porto questo sciagurato progetto teso a rispondere a richieste di politici del territorio e non alle esigenze di unâÂÂassistenza sanitaria la cui qualitànon sarebbe che peggiorata. E se non fossero stati burattini manovrati dal padrone-governatore personaggi come il consigliere Pd Mortaruolo, che oggi canta ipocritamente vittoria, non avrebbero bocciato nei mesi scorsi la nostra mozione in aula che avrebbe impegnato giunta e struttura commissariale a rivedere il piano di accorpamento dei due presidi ospedalieri. Ma ora si rimetta subito mano a un piano alternativo, che potenzi lâÂÂofferta assistenziale, che preveda un potenziamento dei trasferimenti secondari, strutture e reparti al SantâÂÂAgata che siano di supporto al Rummo, così da decongestionarlo, continuando a garantire un Dea di II livello in grado di assicurare lâÂÂampia offerta multispecialistica e la capacitàdi presa in carico globale delle patologie e delle emergenze più complesse. Un primo passo verso una complessiva revisione dellâÂÂassistenza sanitaria nel Sannio e nelle aree interneâÂÂ.
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