Un’era scellerata sta per finire. Un’era di nomine senza trasparenza e merito, di favori e poltrone, di incarichi distribuiti agli amici degli amici e malati trattati come merce su cui lucrare, alla mercé di formiche e un’assistenza indegna. Un’era di stipendi d’oro distribuiti a manager incapaci e di dignità svenduta di operatori della sanità, la cui professionalità è stata per troppo tempo calpestata. Un’era cominciata con un paradosso, quella in cui la sanità campana è stata appannaggio esclusivo di un uomo solo a cui, per sua stessa volontà, sono stati attribuiti pieni poteri e un doppio ruolo: quello di Commissario per il piano di rientro in aggiunta a quello di Governatore. Finalmente, grazie un Governo di buonsenso, De Luca non sarà più il padre padrone di un settore gestito per il suo esclusivo tornaconto, sulla pelle e la salute dei cittadini della Campania. Con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Fiscale in Commissione Finanze del Senato, viene finalmente reintrodotto quel sacrosanto principio che definisce l’incompatibilità tra i ruoli di presidente di Regione e Commissario per il piano di rientro. Cancellata, finalmente, la norma ad De Lucam che ha ottenuto come unico risultato quello di devastare la sanità in Campania, dando al governatore il potere di smantellare ospedali, chiudere reparti, accorpare presidi senza alcuna logica, nominare manager a lui vicini anche senza merito e aumentare in maniera spropositata i loro stipendi, il tutto a scapito di una qualità dell’assistenza sanitaria precipitata all’ultimo posto in Italia. Cittadini e operatori della sanità aspettavano da tempo questo momento e noi con loro”. E’ quanto scrive la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino in un post sulla sua pagina Facebook.
“Stop al più vergognoso dei provvedimenti, con il controllore che coincide col controllato. Stop a una norma scellerata, imposta due anni fa da De Luca al suo fido scagnozzo e allora premier Matteo Renzi, per fare della sanità il suo personale carrozzone. Cancellato quel provvedimento che il governatore fece redigere e cucire attorno a sé, così da poter avere mani libere nel distribuire prebende e nomine senza alcun altro fine che quello di guadagnare consensi. Sistemi come quello costruito da De Luca in Campania – conclude Ciarambino – stanno cominciando a sgretolarsi sotto i colpi del cambiamento. Settori come la sanità non saranno mai più appannaggio della politica e dei giochetti di certi suoi esponenti. Al nuovo commissario daremo tutto il nostro supporto perché la sanità campana possa finalmente rinascere”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Novembre 2018 - 16:51