ÂÂSmantellare il Polo Materno Infantile progettato per lâÂÂOspedale del Mare, dove insistono tutte le specialitàe le discipline per trattare casi complessi, è un assurdo che non poteva non incontrare le resistenze del nostro ministero. Se un reparto che abbina lâÂÂassistenza pediatrica e infantile alla ginecologia e allâÂÂostetricia è stato programmato in un Dea di II Livello, dove poter gestire tutte le emergenze di una donna in gravidanza, è solo perché quella è e deve essere la sua collocazione naturale. La volontàdi De Luca di trasferirlo in un nosocomio obsoleto come il Loreto Mare, dove non sono garantiti gli standard di sicurezza per un Polo di questa importanza, era stata giàsoppiantata dalle valutazioni dei tecnici di ministeri di Salute ed Economia. Casi di emorragia post partum da placenta previa, di addome acuto o di complicazioni a seguito di trauma di qualunque tipo necessitano di essere trattati in strutture che godano delle migliori e più sofisticate tecnologie e dei più avanzati standard di edilizia sanitaria. Caratteristiche che non è in grado di garantire neppure la vicina Villa Betania, contrariamente a quanto sostiene il governatore De LucaâÂÂ. Eâ quanto dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Igiene e SanitàMaria Domenica Castellone.
âÂÂNel corso di unâÂÂispezione con la consigliera regionale Valeria Ciarambino â ricorda Castellone â ho avuto modo di constatare in prima persona lâÂÂimportanza dellâÂÂinvestimento compiuto per realizzare un reparto avveniristico e allâÂÂavanguardia come il Polo Materno Infantile, dotato di unâÂÂarea di degenza comprensiva di complesso operatorio ad essa dedicato, sale parto, terapia intensiva neonatale, neonatologia e lactarium. Non ha alcun senso distruggere tutto questo per realizzare la 13esima e inutile cardiochirurgia in Campania. Sposando anni di lotte dei nostri consiglieri regionali e le azioni recenti di noi parlamentari e impedendo lo smantellamento del Polo, il ministro Grillo renderàun servizio che consentiràdi garantire la migliore assistenza per donne e neonati e di salvare vite umane in una regione come la Campania che detiene il triste primato in Italia per numero di morti per parto. Non si perda altro tempo, si apra questo reparto giàfruibile da tempo e per la cui entrata in funzione si è atteso anche troppoâÂÂ.
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