A San Giorgio a Cremano, nello Spazio Centrale dei Giardini di Villa Vannucchi (Corso Roma 43/47), domenica 11 novembre – con ingresso libero dalle 10.30 alle 12.30 – performance live d’arte di Rita Esposito, “il fiume di rose”. E’ stato Il disegno a forma di rosa dei giardini settecenteschi ad aver ispirato l’artista nella scelta della location, al centro di un parco pubblico la cui vastità è pari al bosco di Portici e che in passato ha accolto e deliziato la nobiltà napoletana. Il progetto “il Fiume di Rose” mira, attraverso una manifestazione artistica in itinere che durerà 9 mesi, fino al 21 giugno 2019, alla realizzazione di un manufatto artistico collettivo formato dall’unione di rose realizzate all’uncinetto dall’artista e da una moltitudine di sapienti mani di donna su una rete realizzata all’uncinetto interamente dall’artista che raggiungerà la lunghezza finale di 33 metri . Le rose, nei colori tradizionalmente associati all’acqua, saranno destinate a tutte le donne che nel corso degli eventi vorranno legarle alla rete de “ilfiumedirose”, testimoniando così la propria appartenenza al Sacro Fiume del Femminile. La curatela è di Daniele Galdiero, architetto ed artista fotografo oltre che docente di Arte e per l’occasione l’evento vedrà la collaborazione della dottoressa Rosaria Pannico giornalista e scrittrice. Data la forte valenza culturale dell’evento, il Comune di San Giorgio a Cremano ha concesso il Patrocinio morale all’evento perché “destinato ad accendere i riflettori sul mondo “al femminile”, con la realizzazione di un manufatto collettivo” e perché “in grado, per la propria natura, di concorrere alla valorizzazione dell’immagine della Città di San Giorgio a Cremano, ed in particolare di villa Vannucchi”.
“Una moltitudine di Rose per una moltitudine di Donne…Ogni Donna avrà la sua Rosa. E tutte le Rose insieme formeranno #ilfiumedirose
Questo evento da inizio alla serie di performance itineranti dell’artista con coinvolgimento del pubblico in varie città d’Italia e d’Europa. Il manufatto artistico collettivo “il fiume di rose” sarà esposto a luglio 2019 al Palazzo delle Arti di Napoli e successivamente in altre location d’eccezione.
“L’opera d’arte, nel suo costituirsi, acquisisce un forte valore simbolico: la trasformazione di un filato in un nuovo oggetto fatto di pensiero creativo ed amore diviene metafora della vita stessa, necessità umana di giocare con il filo dell’esistenza per tramandare conoscenza e originare bellezza nella meraviglia della coesistenza in pacifica armonia.“
Articolo pubblicato il giorno 9 Novembre 2018 - 11:00