Di fronte a tante gravi forme di inquinamento e di maltrattamento della “nostra madre terra”, come diceva S. Francesco d’Assisi, avvertiamo un terribile senso di impotenza, di incapacità a fermare la mano di chi inquina o incendia rifiuti. C’è il forte rischio che davanti al male, che agisce nelle tenebre, si rimanga indifferenti, abituati, rassegnati.
Come insegna ancora Papa Francesco citando il Patriarca Bartolomeo I, noi vogliamo annunziare “che un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio” (Laudato Sì, 8), e siamo chiamati a testimoniare che solo cambiando l’atteggiamento dell’umanità verso la natura, imparando a non considerarla come qualcosa da usare solo per soddisfare il proprio egoismo, ma che, al contrario, attraverso di essa siamo invitati a conoscere a dialogare con Dio, a saper scegliere l’essenziale, a valorizzare la bellezza e la bontà di ogni creatura e a riconoscere la dignità della persona umana. Per questo il Papa ci invita ad un cammino di conversione, a “passare dal consumo al sacrificio, dall’avidità alla generosità, dallo spreco alla capacità di condividere… È un modo di amare, di passare gradualmente da ciò che io voglio a ciò di cui ha bisogno il mondo di Dio. È liberazione dalla paura, dall’avidità e dalla dipendenza” (Laudato Sì, 9).
Illuminati da questo insegnamento, nello stile proprio dei cristiani, vogliamo far sentire a tutta la nostra società la voce potente dei figli di Dio che chiedono rispetto per la terra e vogliono offrire amore e fraternità a tutta l’umanità. Per questo non scenderemo in piazza a protestare contro qualcuno, non alzeremo il volume di roboanti strumenti di amplificazione, ma semplicemente vorremo dedicare, offrire una giornata di digiuno e di preghiera, di penitenza e di ascolto della Parola di Dio.
Il silenzioso digiuno dei cristiani e l’intensità della preghiera comune vorranno essere un atto di conversione, di riparazione per i peccati commessi contro la bellezza e la bontà della natura che Dio ci ha donato, e speriamo possa coinvolgere ed essere come un’onda lunga, che parte da lontano per arrivare ad immergere in sé ogni scoglio e ciò che trova sul suo cammino.
A ciascuno dei fratelli e sorelle cui arriverà questa nostra lettera affidiamo l’impegno di diffonderla mediante tutti gli strumenti possibili, affinché tanti possano partecipare alla giornata di digiuno e di preghiera per la nostra conversione ad amare e rispettare la natura e perché si abbia cura dell’ambiente e si possa veramente conoscere ed amare Dio in ogni sua creatura.
Invitiamo tutte le Comunità parrocchiali e religiose, le Associazioni, i Movimenti e tutti i cristiani a vivere nella giornata di GIOVEDI 29 NOVEMBRE 2018 una GIORNATA DI DIGIUNO che possa culminare a sera in un momento di PREGHIERA COMUNITARIA.
I vostri Vescovi
Giovanni D’Alise – Diocesi di Caserta
Antonio Di Donna – Diocesi di Acerra
Angelo Spinillo – Diocesi di Aversa
Francesco Marino – Diocesi di Nola
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