Finisce agli arresti domiciliari Carmine Cicalese, il 18enne di Pagani, che nella notte tra il 1 e 2 novembre era stato arrestato per aver investito otto persone all’esterno della discoteca Vanilla. Il tribunale del Riesame ha mutato l’accusa da strage a tentato omicidio per il giovane con queste motivazioni. “La ricostruzione della procura, ripresa dal gip, si fonda su dati parziali, perché non tiene conto di alcune delle dichiarazioni acquisite, dei dati emergenti dalle telecamere e da altri dati indicati, primo fra tutti, la presenza di un gruppo di giovani armati che voleva punire Cicalese e i suoi amici. Vi è senza dubbio – dicono i giudici – prova di una violenta reazione di Cicalese con intenti omicidiari, ma non la volontà di determinare pericolo per la vita della collettività. Il ragazzo agì sotto stress, né voleva uccidere un numero indeterminato di persone”. Il 18enne aveva anche deciso di andare via dopo un’accesa discussione facendo scomparire ogni proposito di vendetta. Ma dopo qualche minuto si trovò ad affrontare alcuni giovani armati di bastoni. Sul posto, inoltre, era giunto anche il padre per aiutarlo a cambiare la ruota dell’auto. Anche lui fu aggredito e a quel punto il giovane, alla guida della vettura, ritornò indietro e investì le otto persone tra cui il genitore. Per il tribunale il ragazzo, incensurato ed in giovane età, nonostante avrebbe una “spiccata tendenza alla violenza” la misura detentoria per contenerlo sarebbero gli arresti domiciliari e non il carcere.
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