Mentre Beppe Marotta a Nanchino definisce i dettagli del suo sbarco all’Inter in quello che per il club potrebbe essere il tassello decisivo per completare la rivoluzione cinese, i protagonisti del pallone italico non restano indifferenti. Il passaggio da Torino a Milano del dirigente che ha contribuito a portare nella bacheca della Juve sette scudetti e 14 trofei complessivi può spostare gli equilibri sposandosi al progetto ambizioso di Zhang. E la sua scelta di non voler tentare un’avventura all’estero viene salutata con favore dai club rivali: “Se resta in Italia è un bene per il Calcio italiano”, ha commentato il ds della Roma Monchi. Nell’attesa dell’ufficialità, l’arrivo di Marotta è stato ‘benedetto’ dall’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti: “Sarà molto utile alla società. Ha esperienza e una conoscenza a 360 gradi del Calcio e di tutto quello che ci gira intorno. Se sono io ad averlo consigliato? Il presidente mi ha chiesto un parere, gliene ho parlato bene, ma aveva già in mente di fare tutto”, ha chiarito. Per Moratti, i trascorsi juventini che stanno facendo storcere il naso a qualche tifoso interista non saranno un problema: “Marotta è un professionista, credo che gli sia stato utile lavorare a Torino e portare a casa molte vittorie. Poi, quelli che ci portano i risultati sono i giocatori. Speriamo che rinforzando la società anche i giocatori possano ottenere quei risultati che la società ormai merita per quello che ha costruito”.Anche Sandro Mazzola, bandiera dell’Inter, ed ex dirigente, non ha dubbi: Marotta è la scelta giusta. “Beppe è molto bravo. Io lo conosco molto bene, si vedeva già agli inizi della carriera che aveva delle idee”, spiega a LaPresse. “E’ una figura che sa farsi rispettare, soprattutto nei momenti delicati. E’ l’uomo giusto”. Anche per Mazzola il glorioso passato juventino di Marotta non deve più contare: “Se l’Inter lo ha cercato, è segno che gli riconosce delle qualità. E quelle qualità lui le porterà all’Inter e non potrà che beneficiarne il club”. Moratti ha consigliato al futuro dirigente nerazzurro di puntare, in fase di mercato, sui giovani italiani di talento. Mazzola sottoscrive: “I nomi ci sono. Giro per tanti campi, vedo molti di loro che si impegnano. Serve fiducia. Abbiamo attraversato un periodo con grandi giocatori stranieri e forse abbiamo lasciato un po’ in disparte i talenti nostrani. Da qualche anno stanno emergendo ragazzi con molta qualità”. Marotta dovrebbe entrare in carica tra fine anno ed inizio 2019, difficile comunque che il mercato invernale rechi già la sua impronta (“Ma – Mazzola ne è sicuro – conoscendolo è già a caccia dei giocatori giusti”). Anche perché l’Inter dovrà ancora fare i conti con i paletti del fair play finanziario. In ogni caso, restando al presente, “c’è da migliorare qualcosa nella rosa. Un esterno e un centrocampista di qualità, magari”, è l’opinione di Mazzola. “Quello è il reparto da ritoccare. Lì in mezzo serve più ritmo, fare meglio nel recupero palla, maggior protezione della difesa. Nel reparto arretrato in e attacco siamo a posto”. Insomma, la strada per provare a colmare il gap con la corazzata bianconera “è giusta”. E la squadra di Spalletti, tra tutte le candidate al ruolo di anti-Juve, “è quella che ha le maggiori chance per diventarlo davvero”, conclude Mazzola. La missione scudetto è iniziata.
Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2018 - 22:00