“Non c’è bisogno di molte parole per spiegare la situazione che si è venuta a creare al Comune di Caserta dove la politica ha fallito per l’ennesima volta nella gestione dei conti”. E’ quanto dichiara in una nota il coordinatore di Speranza per Caserta Michele Miccolo. “L’amministrazione Marino – aggiunge – non ha rispettato i termini per la presentazione del bilancio di previsione 2018 stabilmente riequilibrato (proceduta specifica per i comuni che hanno dichiarato il dissesto). In base a questa mancata presentazione al consiglio comunale (tralasciando il solito scandaloso ritardo con cui lavora il Comune) l’avvocato Paolo Centore, su istanza dei nostri consiglieri comunali Norma Naim eFrancesco Apperti, ha inviato al Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, al procuratore capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone ed al ministro degli Interni Matteo Salvini, l’atto propulsivo per l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale di Caserta secondo quanto stabilito dalle leggi della Repubblica (Tuel, art. 141 comma1, lettera a)). Probabilmente non succederà nulla, lo sappiamo, perché già altre occasioni, anche recenti, questo comune ha violato regole contabili e leggi dello Stato senza che né la Prefettura, né la Procura, né nessun altro organo dello Stato si interessasse del problema”.
Il 9 novembre scorso, infatti, sono scaduti i “termini ufficiali” previsti dalla legge per approvare il bilancio post dissesto finanziario, ma dopo il caos dettato dal ritardo della relazione dei revisori dei conti, il documento sarà portato in aula per l’approvazione solo lunedì prossimo 19 novembre.
Il coordinatore del movimento che, alle ultime elezioni amministrative, per poco, non è riuscito a conquistare il ballottaggio, però non ripone grande fiducia in questa azione: “Forse non otterremo lo scioglimento di questo consiglio comunale – commenta – ma abbiamo voluto inoltrare l’atto per mettere in allerta i casertani su quello che sta succedendo. Il bilancio presentato da Marino ha ricevuto parere favorevole dai Revisori dei Conti ma ‘con riserva’. Si stanno ponendo, fin da oggi ‘a cadavere ancora caldo’, le premesse del terzo dissesto. Chi dovrebbe vergognarsi di più sono i consiglieri comunali di Caserta a cui, tutti nessuno escluso, Francesco Apperti e Norma Naim avevano offerto la possibilità di lanciare un segnale forte contro il degrado della pubblica amministrazione cittadina firmando l’atto propulsivo poi spedito. Tutti si sono rifiutati nel timore di perdere il gettone di presenza rubato alle casse dei casertani. 12, 13, 14 e anche 15mila euro l’anno che ogni consigliere perderebbe”.
Gustavo Gentile
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