Un gruppo criminale dedito al riciclaggio di parti di autovetture rubate e alla gestione illecita di rifiuti è stato individuato dai carabinieri forestali di Napoli nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Napoli Nord. Tre le persone destinatarie di una misura cautelare per associazione per delinquere, riciclaggio di beni proventi di delitto e gestione di rifiuti non autorizzata. Si tratta di Antonio Coppola di 65 anni di Casoria, finito in carcere; suo figlio Salvatore di 42 anni agli arresti domiciliari; il nipote Salvatore Sessa di 37 ani di Castel Volturno già agli arresti domiciliari per un’altra inchiesta mentre un 20enne di Casoria è stato denunciato per gestione di rifiuti non autorizzata. L’attività di investigazione è iniziata lo scorso mese di maggio con il supporto di videoriprese correlate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento permettendo di delineare l’esistenza del gruppo criminale. L’attività illecita avveniva in un box privato e i telai venivano poi illecitamente smaltiti sul territorio di Afragola. Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, gli indagati, legati da vincolo di parentela avevano, avevano una precisa suddivisione dei ruoli e dei compiti. Le indagini scaturiscono da una mirata azione di contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti condotta dalla procura della Repubblica di Napoli Nord per la tutela dell’ambiente. La ricerca sul territorio dei rifiuti speciali, derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali, ha portato a far emergere l’odierna vicenda.
Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2018 - 16:41