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Guardie Particolari Giurate, al Servizio della Pubblica Sicurezza

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Nell’antica Roma del III sec. a.C. fu istituito l’Ufficio degli Edili, preposti alla vigilanza sulla vita economica e religiosa di Roma e fra i loro compiti principali vi era la custodia dei beni privati dei cives, i cittadini. Oggi la politica è sempre la stessa, ovvero quella di tutelare e vigilare nelle aree pubbliche e private.

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In Italia si inizia ad adottare per la sicurezza privata e pubblica cittadini armati con la legge 21 dicembre 1890 n. 7321 l’art. 45 stabiliva:
«I comuni, i corpi morali e i privati cittadini possono destinare guardie particolari alla custodia delle loro proprietà, le guardie particolari devono possedere i requisiti determinati dal regolamento, essere approvate dal prefetto e prestare giuramento innanzi al pretore. I loro verbali nei limiti del servizio cui sono destinate, faranno fede in giudizio sino a prova contraria.»
La disciplina venne successivamente raccolta nel TULPS emanato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e dal relativo regolamento di esecuzione tutt’ora in vigore.
Queste sono le Guardie Particolari Giurate in acronimo GPG comunemente chiamate Guardie Giurate che operano nel campo della vigilanza privata in possesso di un apposito decreto di nomina rilasciato dal prefetto territoriale. Il titolo di “guardia particolare giurata” è soggetto a rinnovo ogni due anni previa verifica delle autorità di pubblica sicurezza preposte della persistenza dei requisiti psicofisici, attitudinali, nonché legali. Tenute a portare la divisa o, in casi particolari, il distintivo.

Le guardie giurate lavorano, da apposito CCNL, alle dipendenze di un istituto di vigilanza privata, aziende private ed enti pubblici. È comunque necessario che siano in possesso di licenza prefettizia ed il loro operato è sottoposto alla vigilanza della questura. Svolgono la loro attività per la salvaguardia e la vigilanza dei beni mobili ed immobili, viene riconosciuta la figura giuridica di “incaricato di pubblico servizio”. Le suddette guardie abbiano, tra l’altro, facoltà di stendere verbali riguardo al servizio cui sono destinate, nonché l’obbligo di cooperare con l’autorità di polizia, nei casi previsti dalla legge.
Ogni Istituto di Vigilanza, Azienda ed Ente privata o pubblica, è libero di selezionare in base ai requisiti che ritiene più necessario, dipendenti da inserire nel proprio organico, sono comunque richiesti dei requisiti minimi indicati nell’art 138 del TULPS e sono:
– Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea;
– Avere raggiunto la maggiore età;
– Sapere leggere e scrivere;
– Non avere riportato condanna per delitto;
– Essere persona di buona condotta morale;
– Essere munito della carta di identità;
– Essere iscritto alla cassa nazionale delle assicurazioni sociali e degli infortuni sul lavoro.
Per decreto del Ministero dell’Interno n. 269 del 1º dicembre 2010 – entrato in vigore nel marzo del 2011.
Come citato prima devono prestare giuramento. Il giuramento viene pronunciato dinnanzi al prefetto o suo delegato con tanto di verbale. La formula del giuramento previsto dal R.D. 635/1940 è stata modificata con D.P.R 4 agosto 2008, n. 153, in quanto la normativa italiana si è adeguata al diritto comunitario. Attualmente recita: «Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini.»
Le competenze di servizi di sicurezza che possono essere svolte da guardie particolari giurate:
– Luoghi di trasporti pubblici o aperti al pubblico.
– La custodia, il trasporto e la scorta di armi, esplosivi e di ogni altro materiale pericoloso, di contanti o beni o titoli di valore.
– La vigilanza armata mobile e gli interventi sugli allarmi, salve le attribuzioni degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza;
– La vigilanza presso aree sensibili ai fini di sicurezza o incolumità pubblica e tutela dell’ambiente.
– Vigilanza in pubblici edifici, aree militari e polizia, centri direzionali, industriali o commerciali ed altre simili infrastrutture.
– Vigilanza e accertamento del divieto di fumo nei locali pubblici sancito dalla legge 16 gennaio 2003 n. 3.
– Funzioni di polizia amministrativa.
– Sicurezza su navi mercantili italiane, a tutela dell’imbarcazione stessa e del carico trasportato. (Min.Int. 28/12/2012,n. 266)
La licenza di porto d’armi, concesso alle G.P.G. per difesa personale nonché per esigenze di servizio, valgono le stesse regole per le licenze di difesa personale rilasciate ai privati cittadini, ma vi è riduzione dell’ammontare dell’apposita tassa governativa.
Essa da diritto al porto dell’arma comune, anche fuori servizio, su tutto il territorio nazionale, con le particolari limitazioni imposte dalla legge. La durata della licenza è biennale. La licenza di porto di fucile per difesa personale, invece, è rilasciata solo nel caso in cui le GPG abbiano particolari esigenze di servizio.
La Squad, come associazione, si propone come punto di riferimento sia per aspiranti ed effettivi G.P.G. fornendo loro diversi agevolazioni e formazione e agli Istituti di Vigilanza Privata che si affiliano alla SQUAD beneficiando di diversi servizi.

Un lavoro che può essere fatto solo se veramente appaga, consapevoli di ciò che si va incontro, al di fuori della sua rimunerazione alle volte troppo bassa per il tipo di impiego, che vada oltre lo stress fisico per le ore di lavoro, coscienti di lavorare anche quando gli altri dormo e festeggiano, di trovarsi in luoghi freddi, scomodi o isolati, che vada oltre lo stress psicologico, capaci di non portarsi sul posto di lavoro problemi legati alla famiglia o al lavoro, che possono anche incidere su ciò che si sta facendo.
La Guardia Giurata è un lavoro che può darti anche molte soddisfazioni legate alle responsabilità, sventare eventuali crimini, salvaguardare l’incolumità di altre persone, ma anche nella sua operatività al momento che si indossa una divisa e un arma dal guidare un mezzo a vigilare aree sensibili e alla guida e scorta di un porta valori.
Molte sono le gesta eroiche che hanno visto l’intervento delle G.P.G., per cui avrebbero meritato anche maggiore attenzione sia dei media e sia della gratitudine degli Istituti di Vigilanza che li rappresenta, gesta che delle volte sono finiti con una semplice pacca sulle spalle, ma dentro di se pieni di orgoglio nell’essere stati capaci di ciò che si è fatto. Però c’è anche da dire che alcuni Istituti hanno riconosciuto con elogi gli interventi singolari di alcune G.P.G. che hanno fatto sentire importante ed utile le loro azioni.
Doveroso è ricordare anche quei uomini che indossando questa divisa, da Guardia Giurata, che hanno incontrato la morte sul servizio, uccise da malviventi senza alcuno scrupolo, per cui ogni G.P.G. non deve mai dimenticare di non sottovalutare né anche il più piccolo pericolo, ma essere capaci e decisivi con il loro intervento.

In fine per questa professione, merita una giusta e attenta riflessione, rivolta alle diverse parti interessate, quali:
alle Guardie Giurate, che devono essere professionali al massimo, nel tenersi in forma fisicamente e preparati operativamente , proprio alla salvaguardia della propria vita ed al proprio operato, agli Istituti di Vigilanza Privata, nel massimo rispetto delle G.P.G. che alcune volte per far concorrenza ad altri Istituti di Vigilanza, a rimetterci spesso sono le stesse G.P.G. anche con l’aumento di ore di lavoro per evitare ulteriori assunzioni. In fine, ma non per ultimo, al Governo, che dia maggiore tutela e salvaguardia sia alle Guardie Particolari Giurate e sia agli Istituti di Vigilanza Privata.

Articolo a cura di: Dario Procida Presidente SQUAD Security Military Police Division


Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2018 - 18:45

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