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Donna sommersa da formiche: un medico del Cardarelli pronto ad accompagnarla in patria

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Un medico dell’ospedale Cardarelli di Napoli e’ pronto ad accompagnare la paziente, trovata sommersa dalle formiche, dell’ospedale San Giovanni Bosco in Sri Lanka. Lo rende noto il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli. Si studia con l’Ambasciata e la Asl napoletana la soluzione migliore. “Sono stati molti i medici che hanno offerto la propria disponibilita’ ad accompagnare la paziente del San Giovanni Bosco a casa, in Sri Lanka, tra i quali anche Pina Tommasielli che ringraziamo – spiega Borrelli – Maurizio Cappiello, dirigente medico pronto soccorso ed osservazione breve intensiva dell’ospedale Cardarelli ha messo da subito a disposizione la sua maturata esperienza di soccorso umanitario all’estero nella volonta’ di ripagare questa donna delle sofferenze subite”. “Parlo con il cuore – dice il dottor Maurizio Cappiello – quando ho letto la notizia sono stato pervaso da un senso di dispiacere e mortificazione come operatore e come uomo. Credo che tutti abbiamo pensato, guardando quelle immagini, alla possibilita’ che in quel letto potevamo esserci noi o un nostro parente. Questa e’ la ragione per la quale ho scelto di offrire il mio tempo e la mia professionalita’ per questo viaggio”. “Nonostante la raccolta fondi avviata negli ultimi giorni, questa mattina mi sono confrontato con il Consolato e l’Ambasciata dello Sri Lanka e ho chiesto che finanziassero il viaggio alla donna – aggiunge Borrelli – Ad ogni modo con l’Ambasciata e la Asl Napoli 1 si stanno studiando anche delle soluzioni alternative in quanto in Sri Lanka la sanita’ non e’ pubblica e pare che non ci sia alcuna struttura disposta ad accoglierla al suo arrivo e quindi paradossalmente il suo ritorno in patria potrebbe aggravare la sua gia’ drammatica condizione di salute. Una odissea che pare non essere giunta ancora al termine per questa povera donna. Continuero’ a seguire la vicenda personalmente”.La presenza delle formiche nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove sabato scorso una paziente dello Sri Lanka, allettata e intubata e’ stata presa d’assalto da questi insetti, era stata segnalata anche in altri reparti. La circostanza e’ stata riferita ai carabinieri del Nas da alcuni pazienti che ora verranno ascoltati in maniera formale, secondo una tabella di marcia investigativa stilata oggi. Non ci sarebbe traccia, pero’, nella documentazione acquisita, di successive verifiche e azioni di contrasto da parte degli organismi sanitari predisposti a controllare se i servizi di pulizia e sanificazione venivano eseguiti a regola d’arte. I carabinieri del Nas di Napoli, guidati dal maggiore Gennaro Tiano, non hanno eseguito alcun sopralluogo oggi, ma accertamenti sugli atti e le testimonianze acquisite nel corso degli ultimi tre giorni. I militari, ieri, nel nosocomio e nella sede dell’Asl Napoli 1, hanno raccolto parecchio materiale. L’attenzione e’ rivolta soprattutto nell’accertare da quanto tempo esisteva il problema delle formiche nel nosocomio. In merito alle ditte, gli investigatori stanno cercando di capire se e come abbiano reagito alle segnalazioni le direzioni Beni e servizi e la direzione generale dell’Asl Napoli 1. Ai primari e al direttore generale spetta l’onere di verificare se i servizi venivano eseguiti ad opera d’arte. Al momento pero’ non e’ stata trovata nessuna contestazione in merito. Il direttore sanitario Giuseppe Matarazzo, pero’, nei giorni scorsi aveva allertato tutti i primari con una sua circolare.


Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2018 - 19:48

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