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Donna sommersa da formiche in ospedale, 2 inchieste. La famiglia non denuncia ma vuole tornare in Sri Lanka

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“I familiari della signora Thilakawathi non intendono sporgere denuncia”. E’ quanto rende noto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, che si fa portavoce del pensiero della famiglia della donna cingalese di 71 anni ricoverata in ospedale a Napoli e ritratta in un video sommersa di formiche. “Mi e’ stato chiesto – dice – di far presente che nei confronti dell’ ospedale San Giovanni Bosco c’e’ solo gratitudine per aver accolto la signora in precarie condizioni di salute”. Tutto nasce il 22 ottobre scorso quando la donna, gia’ ospite di una struttura riabilitativa a Telese per motivi di salute e in procinto di far ritorno in Sri Lanka dopo aver fatto visita alla figlia che lavora a Napoli, si sente male. La compagnia aerea non autorizza il viaggio in quelle condizioni e la signora viene ricoverata nel vicino ospedale San Giovanni Bosco. Poi le complicazioni e il coma. “Al netto dell’episodio da condannare i familiari ritengono che la signora sia stata assistita con tutte le premure. Ora mi hanno chiesto di fare un appello – prosegue Borrelli – vogliono che torni a casa, nello Sri Lanka, ma serve un medico che si assuma la responsabilita’ di accompagnarla. Spero qualcuno possa raccogliere il loro appello”.

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Sulla vicenda della donna sommersa da formiche nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli chiedendo di indagare tutti i responsabili per omissione di atti d’ufficio e violazione delle norme sanitarie- “Si tratta di un episodio scandaloso, una vergogna che si ripete dopo il caso dell’ospedale San Paolo del giugno 2017 – spiega il Codacons – E’ indispensabile che la Procura accerti alla radice le responsabilita’ di quanto accaduto, verificando in primis il ruolo delle istituzioni – dalla Asl alla Regione Campania – della struttura ospedaliera, dei medici operanti al suo interno e di tutto il personale, e se sussistano eventuali omissioni, specie sul fronte della prevenzione, che abbiano concorso a determinare tale episodio che potrebbe realizzare fattispecie penalmente rilevanti”. Nello specifico chiediamo alla Procura della Repubblica di Napoli di aprire una indagine alla luce dei possibili reati di di rifiuto di atti d’ufficio, omissione, reati di omesso controllo e vigilanza, e reati contro la salute in violazione dell’art. 32 della Costituzione, inosservanze delle norme in materia di sicurezza, e di voler esperire nei confronti di chi sara’ ritenuto responsabile l’azione penale – conclude il Codacons.

Sono due le indagini in corso sul caso della signora cingalese ritratta sommersa di formiche in un video diffuso on line. A quella dei carabinieri del Nas, si aggiunge quella amministrativa avviata dalla Regione Campania con i suoi ispettori e quelli della Asl Napoli  1. Al San Giovanni Bosco di Napoli sono giunti il direttore generale dell’assessorato regionale alla Sanita’, Antonio Postiglione, il direttore sanitario dell’ Asl Napoli 1 Pasquale Di Girolamo Faraone e gli uomini del nucleo ispettivo dell’Asl Napoli 1. I carabinieri del Nas, raccolta la documentazione, hanno da poco lasciato l’ospedale. “Le indagini saranno veloci e rigorose” ha detto uscendo dalla struttura il rappresentante della Regione, Postiglione.


Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2018 - 17:50


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