Sos delle associazioni ambientaliste per le discariche a cielo aperto in diverse aree del Parco del Vesuvio e un dossier alla procura di Napoli. Le 21 associazioni ambientaliste schierate a difesa dell’area parco hanno preparato un dossier con foto e video per documentare la situazione. Stamane sono state ripresi cumuli di rifiuti, scarti di materiale per l’edilizia, pneumatici, guaine di asfalto, tessuti e materassi vecchi. “Tra le chiacchiere politichesi, la situazione sta sfuggendo di mano a tutti” dice il presidente dell’associazione ‘Ambiente e Salute Vesuvio’ e sacerdote della parrocchia del Sacro cuore di Gesù a Ercolano Marco Ricci – Il territorio viene devastato ogni giorno sempre più e non c’è controllo su quanti sono incivili e delinquenti. Bisogna fare una gran lavoro su delinquenti e incivili facendo capire loro che stanno uccidendo se stessi e far capire anche a chi deve controllare, vale a dire forze dell’ordine, politici, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che devono fare bene il proprio dovere”. Un nuovo sos sulla situazione allarmante lo lancia anche Ciro Teodonno, presidente della Commissione Tutela Ambiente Montano – Club alpino italiano. “In quelle zone, anche dopo una parziale pulizia, si continua a sversare e a scaricare senza che questo flusso venga arrestato”. Il dossier delle associazioni in difesa del Vesuvio, con tanto di mappatura di sversamenti e abbandono dei rifiuti nelle aree protette, è stato presentato alla procura di NAPOLI, ai sindaci e all’Ente Parco.
Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2018 - 17:31