Luigi Di Maio ha chiesto ai probiviri di avviare il procedimento disciplinare per Maurizio Pascucci: “secondo me, vista la gravita’, merita il massimo della sanzione cioe’ l’espulsione dal Movimento 5 Stelle”. Lo annuncia Luigi Di Maio stesso in un post. “Sulla mafia non e’ concesso neppure peccare d’ingenuita’ da parte di chi si candida a ricoprire cariche pubbliche. Ci aspettavamo scuse, non arroganza. Questo non e’ un comportamento da Movimento 5 Stelle e come tale deve essere sanzionato immediatamente”. Cosi’ il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, in un post in cui annuncia il deferimento del candidato sindaco per il M5s Maurizio Pascucci ai probiviri M5s. Scuote la testa Salvatore, maglione blu, jeans e scarpe da tennis: “Non voglio dire nulla, la prego…”. Poi arriva la figlia, piange. Salvatore le accarezza la testa, la consola, anche lui con gli occhi lucidi. “Ancora con sta storia di Provenzano…”, dice un amico, che insieme ad altre persone, all’interno del bar York in corso dei Mille a Corleone, parla della scelta di Luigi Di Maio di annullare la sua presenza al comizio per la foto che ritrae il candidato sindaco del M5s, Maurizio Pascucci, a fianco di Salvatore, marito di una nipote del boss defunto Bernardo Provenzano. Salvatore sta alla cassa del bar. Gli amici entrano, gli danno una pacca sulla spalla. A neppure un chilometro c’e’ piazza Garibaldi, dove Pascucci, provato per la vicenda, fa il suo comizio, col discorso che aveva preparato prima dello choc.
Articolo pubblicato il giorno 23 Novembre 2018 - 21:08