foto di repertorio
Tre agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati da fumo nel pomeriggio di ieri nel carcere di San Gimignano dopo che un detenuto ha dato fuoco al materasso della sua cella. Lo riferisce il sindacato Osapp. Tutto, si spiega in una nota, e’ accaduto nel reparto media sicurezza del penitenziario: un recluso di origine tunisina, “per protestare contro le decisioni del consiglio di disciplina” ha ingerito “due batterie e una tronchesina per le unghie. Successivamente, il detenuto, si auto procurava delle ferite da taglio e dava fuoco al materasso”. I tre agenti “hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche presso il pronto soccorso”. “A rimetterci e’ soltanto la polizia penitenziaria unico baluardo della legalita’ nelle Carceri che come sempre paga un prezzo altissimo in termini di aggressioni e situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza penitenziaria” commenta Leo Beneduci, segretario generale Osapp, che parla di “una amministrazione penitenziaria alla deriva. E’ di tutta evidenza la necessita’ di dotare gli Agenti di idonei strumenti per poter intervenire nelle gravi situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza. Si dovra’ provvedere, senza ulteriori ritardi, a dotare il personale di Polizia Penitenziaria di idonei strumenti tesi a fronteggiare la grave escalation delle aggressioni”.
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