Antonio Calbi presenta le tre produzioni originali sul pane, lievito primordiale e necessario che si terranno dal 27 settembre al 6 ottobre 2019 nell’ambito del Festival La terra del pane”. Organizzata e promossa da Fondazione Sassi, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, l’anteprima del Festival La Terra del pane è un progetto per Matera 2019, tema: Radici e Percorsi. “Un ritorno alle radici, passando per il futuro”. Così Antonio Calbi, sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Inda) e componente del comitato scientifico de La terra del pane, riassume l’idea concettuale del festival. Ed è a Calbi, che già nel 2012 aveva dato avvio al Terra Festival nella natia San Mauro Forte, che si deve l’input su cui ha lavorato l’intero comitato scientifico, composto dal presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico, dal direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bari Giancarlo Chielli, dal direttore del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) dell’Università di Basilicata Ferdinando Felice Mirizzi e dal direttore responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce Roland Sejko, per creare l’articolato Festival che si terrà dal 27 settembre al 6 ottobre 2019. Un festival che da questa mattina e fino a sabato 10 si può assaggiare partecipando all’Anteprima. Organizzata e promossa da Fondazione Sassi, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, l’anteprima del Festival La Terra del pane, è iniziata alle 9 con le attività dedicate agli under 18 sia nella Sala formazione della Fondazione Sassi che nelle scuole dell’infanzia e delle medie superiori: fra teatro ideato per un pubblico di piccolissimi e l’incontro sull’importanza delle reti e delle connessioni, con il docente di marketing Roberto De Donno all’Istituto Commerciale Loperfido – Olivetti. Il progetto realizzato per Matera 2019 sul tema: Radici e Percorsi, dalle 15:30, si sposta nel Sasso Barisano dove ha sede la Fondazione Sassi. Qui l’anteprima del Festival La Terra del pane proseguirà fra incontri sull’arte (Arte pane quotidiano è il tema che tratterà il critico d’arte Chiara Bertòla), performance, azioni site specific di danza, letture partecipate, mostre multimediali e cinema. Questa prima giornata offrirà l’occasione al pubblico di conoscere i progetti sulle arti perfomative che saranno realizzati nel 2019 per il Festival La Terra del pane. A presentarli sarà Antonio Calbi nell’incontro I suoni della terra, il pane del teatro. Alle 17.30 nella Sala conferenze, con il compositore Pietro Pirelli e Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette, Calbi presenterà tre produzioni orginali per La Terra del pane e che in questo contenitore a Matera verranno eseguiti in prima assoluta. “Al Teatro delle Ariette abbiamo commissionato un’opera originale sul pane – racconta Antonio Calbi – a questa compagnia unica al mondo, a cui Livia Giunti ha dedicato un film, con attori che propongono un teatro naturale, da mangiare, ho chiesto di realizzare uno spettacolo su quest’alimento al centro della vita dell’uomo. Paola Berselli e Stefano Pasquini saranno con noi e ci parleranno del loro spettacolo”.
Dal teatro alla musica, al compositore, percussionista, artista del suono e della luce Pietro Pirelli è stata affidata una composizione su aria, acqua, terra e fuoco. Sui 4 elementi naturali da cui, secondo il filosofo greco antico Anassimene di Mileto (VI sec. a.C.), trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. E che sono legati alla produzione del pane. Pirelli musicherà con strumenti elettronici i 4 elementi e farà suonare tutte le fasi di lavorazione del pane, dal falcetto del contadino che raccoglie le spighe, alle macine del grano, all’impasto, alla cottura in forno. Unendo il massimo della tecnologia di oggi con il massimo dell’arcaicità. “All’artista canadese Mykalle Belinsky abbiamo affidato la realizzazione di una performance – prosegue Antonio Calbi – un’opera che intreccerà musica elettronica, VJing e performance vocale. Mykalle Belinsky inviterà il pubblico in uno spazio racchiuso da teli su cui verranno proietate immagini che videomeker lucani realizzeranno sulle stagioni in Basilicata e l’artista eseguirà dei canti ispirati alla “terra madre”. A questi tre artisti così diversi fra loro abbiamo chiesto delle produzioni originali e che permettessero al pubblico di sperimentare esperienze. Produzioni che si basano tutte sul pane, lievito primordiale e necessario alla vita”. La prima giornata dell’anteprima del Festival La Terra del pane proseguirà negli ipogei (aperti per la prima volta al pubblico) della Fondazione Sassi con la vernice della mostra multimediale Della durezza e morbidezza del pane (alle 18.30). A cura di Antonio Rollo e Cristian Cuna, l’installazione multimediale mette in scena alcune delle traiettorie emergenti tra i possibili collassi dell’incontro, da un lato, di proprietà come la morbidezza e la durezza del pane e, dall’altro di ambienti vitali come natura e tecnologia. Utilizzando come materia creatrice il suono, la luce e il lievito, si propone un percorso in cui si intersecano i paradigmi della Video Art con quelli della Laser Art e della Bio Art, nell’intenzione di rimasticare qualche mollica di quei saperi e sentimenti che sono stati dispersi, troppo velocemente, nella complessità della società consumistica. Il Forno di vicinato di rione San Biagio, piccolo gioiello restaurato dalla Fondazione Sassi, sarà aperto al pubblico alle 19.30. La giornata si chiuderà con le letture partecipate dedicate ai temi della terra e del pane e la proiezione del docu-flm Pasta Nera di Alessandro Piva. “Abbiamo costruito il programma dell’anteprima del Festival La Terra del pane pensando a un pubblico di tutte le età – afferma il presidente della Fondazione Sassi, Vincenzo Santochirico – e invitandolo a scoprire il pane con i diversi linguaggi dell’arte”.
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