Un 43enne originario di Napoli ma residente a Faenza, nel Ravennate, è stato arrestato dalla guardia di Finanza con l’accusa di circonvenzione di incapace nei confronti della convivente, di 17 anni più giovane di lui, con un cospicuo patrimonio sia liquido che immobiliare e segnata da un certo disagio personale, tanto da trovarsi sotto amministrazione di sostegno. L’indagine, coordinata dal Pm Marilù Gattelli approdata all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Janos Barlotti, è partita proprio da una dettagliata querela dell’amministratore. Secondo le verifiche della Fiamme Gialle, il 43enne, segnato dal vizio del gioco e senza fonte di reddito dal 2012, dopo essersi legato nel 2017 alla donna, sfruttando le sue debolezze si è appropriato di denaro con prelievi dai conti correnti: soldi – per l’accusa – che il 43enne poi spendeva perlopiù in sale giochi o in scommesse on line: è emerso che in sette anni ha realizzato giocate per circa 850 mila euro, con un passivo di quasi 55 mila euro. Questo, attraverso vari conti-gioco a lui intestati, mentre altri risultano essere stati aperti anche a nome della convivente. Da ultimo il 43enne aveva usato come propri alcuni immobili della donna: lì aveva stabilito la dimora, tentando infine di convolare a nozze per ottenere, secondo gli inquirenti, vantaggi economici dalla conseguente comunione dei beni.
Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2018 - 17:44