Sono 54mila le adesioni alla lettera-appello lanciata qualche giorno fa a Papa Francesco per chiedere il suo intervento per le Catacombe di San Gennaro nel Rione Sanita’ a Napoli. La lettera appello e’ stata lanciata dalla onlus L’Altra Napoli e in breve tempo ha raccolto adesioni di intellettuali, cittadini, societa’ civile, scrittori e, da ieri, anche l’appoggio del Dipartimento di Architettura dell’ Universita’ Federico II, che da anni collabora con don Antonio Loffredo, ‘anima’ dei progetti legati alle Catacombe e alle numerose attivita’ che si sono sviluppate nel Rione, rilanciando non solo il turismo nella zona, ma consentendo anche il riscatto di un’area troppo spesso sotto i riflettori per episodi di cronaca nera. Una settimana fa, la Pontificia Commissione di Archeologia sacra, ‘proprietaria’ delle Catacombe, gestite dal 2009 dalla cooperativa La Paranza, ha chiesto il versamento del 50% degli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti. Un ammontare che, secondo alcune stime, si aggira attorno ai 700mila euro (relativi a 10 anni di attivita’). Secondo una convenzione, infatti, al Vaticano sarebbe dovuto andare il 50% degli incassi dei biglietti. Cosa che non e’ avvenuta. La convenzione quinquennale e’ in scadenza il prossimo luglio e la speranza e’ che si arrivi a una soluzione per gli arretrati: dover versare una simile somma comporterebbe il rischio chiusura del sito archeologico e la fine del ‘modello Sanita”. E’ in questo contesto che si inserisce la visita di Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati, che nel pomeriggio sara’ alle Catacombe per incontrare i ragazzi che vi lavorano.
Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2018 - 14:17