Napoli. Solidarietà del presidente della Camera Roberto Fico ai ragazzi della cooperativa “Paranza” che da dodici anni gestisce a Napoli nel rione Sanità le catacombe di San Gennaro, al centro di una rivendicazione economica da parte della Commissione Pontificia per l’archeologia sacra che nei giorni scorsi ha chiesto gli arretrati sugli incassi degli ultimi anni. I dipendenti, una cinquantina circa, temono per il loro futuro. Un esborso di circa 700 mila euro, questa la cifra al centro della contesa tra Vaticano e curia partenopea, potrebbe determinare la fine di un progetto vincente. Una lettera-appello a papa Francesco lanciata on line nei giorni scorsi a favore dei ragazzi ha raccolto finora oltre cinquantamila firme, prima quella del sindaco de Magistris. La visita di Fico contribuisce a puntare i riflettori sulla gestione dei beni culturali ecclesiastici a Napoli, mentre divampano ancora le polemiche per il party di Halloween svoltosi nella chiesa di San Gennaro all’Olmo, la cui gestione era affidata da tempo alla fondazione Giovambattista Vico per attività culturali. Hanno fatto scalpore le foto pubblicate sui social della festa, che alcuni hanno definito “satanica”: la fondazione Vico ha chiesto scusa alla Curia, che però ha avviato subito le procedure per revocare la concessione. Secondo fronte caldo quello delle Catacombe. Lunedì scorso il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia sacra, ha presentato al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe un dossier con numerosi rilievi sulla gestione amministrativa delle Catacombe dove, secondo la tradizione, fu sepolto San Gennaro dopo il martirio. Tra gli appunti, il mancato versamento della metà degli incassi negli ultimi anni. “Sono qui – ha detto Fico che si è intrattenuto a lungo con i lavoratori prima e dopo aver visitato le catacombe – per visitare una cooperativa che ha fatto di questo luogo un sito d’eccellenza. Una cooperativa che nasce nella pancia di Napoli, in un quartiere difficile, che tutti diciamo di voler sostenere. E quando vengo nei quartieri difficili di Napoli dico che oltre alla repressione serve lavoro, cultura, scuole. Questo è proprio il caso in cui c’è un grande progetto d’eccellenza all’interno della Sanità che nasce con i suggerimenti di padre Loffredo e dei ragazzi della Sanità che oggi hanno un lavoro stabile all’interno di un’attrazione di carattere europeo con dati di crescita mostruosi. Basti vedere cos’era nel 2008 e cos’è oggi. Inoltre questi ragazzi tutelano il patrimonio, visto che molti degli investimenti fatti sono per la valorizzazione del sito”. Sembra però inevitabile la richiesta degli arretrati non versati al Vaticano secondo la convenzione vigente. “Non ci voglio neanche credere – ha detto Fico – secondo me una simile richiesta non arriverà mai. Semmai dovesse arrivare significherebbe non aver compreso il valore di questa cooperativa per la Sanità, per Napoli e per le istituzioni. Ripeto, non credo che arriverà nessuna richiesta a questi ragazzi eccezionali. Ma se dovesse succedere io sarò qui, come lo sono oggi”. Per Fico, l’impegno che da 12 anni portano avanti i ragazzi de La Paranza alla Sanità “è anche un grande esempio di tutela del patrimonio”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2018 - 19:37