Pomigliano d’Arco. Un lungo post dal quale si legge tutto lo sconcerto della zia del Ministro Di Maio e cugina del papà Antonio è apparso oggi su Facebook, per commentare le vicende di lavoro in nero che coinvolgono l’azienda di famiglia del vicepremier. Elena Di Maio ha rotto il silenzio e difende il nipote Luigi Di Maio: “Sto pensando al nostro Luigi, a mio cugino Antonio e alla sua cara e bella famiglia. Non ho scritto in questi giorni perché tutti siamo rimasti a dir poco scioccati da quanto è successo, da quanto letto e soprattutto visto. Credo che nemmeno il più incallito camorrista si sia visto un drone che girava di fronte casa eppure è successo a noi… una famiglia tranquilla, perbene e unita. Non potendo attaccare l’onestà, la trasparenza e il coraggio di un giovane Ministro che restituisce soldi, che lavora incessantemente per trovare soluzioni per tutti e non per pochi, che si fa in quattro pur di mantenere gli impegni presi con i suoi elettori… ecco partire la macchina del fango contro la sua famiglia pur discreditarlo, di appannarlo, di fiaccarne lo spirito”, scrive Elena di Maio. “Proprio perché siamo una famiglia unita ci siamo sentiti tutti attaccati personalmente. La mia solidarietà va ad Antonio che ho visto sempre lavorare e spesso lottare per mantenere in piedi una piccola azienda. Avrà fatto degli errori? Forse sì – prosegue la donna -, come tutti noi ne facciamo nella nostra vita e nella professione anche quando siamo in buona fede. Ma… e qui monta la mia rabbia… essendo fatti ed episodi risalenti ad anni addietro quando Luigi non era ancora nato oppure era un ragazzino, perché si vuole per forza tirarlo in ballo e dargli delle responsabilità che non poteva avere dato la sua età?”.
Poi continua Elena Di Maio nel suo post: “E allora mi faccio delle domande che trascendono anche i fatti successi: che società siamo? Che società è quella che vuole vedere e gode a vedere che tutti siamo colpevoli… che ritiene non possa esistere ancora qualcuno che lotta per i suoi ideali, che lotta e si sacrifica per una società migliore. No, ci fa molto più comodo credere che siamo tutti uguali, tutti corrotti o corruttibili e così ci sentiamo la coscienza a posto”. “Luigi – sottolinea la cugina di Antonio Di Maio – viene attaccato perché è una persona pulita, trasparente che ottiene delle cose senza scendere a compromessi e che è arrivato ad un gradino alto senza essere raccomandato (che orrore) e per la nostra società queste persone non possono esistere, ci danno fastidio, mettono a nudo le nostre mediocrità e i nostri fallimenti. Se si combatte Luigi, si combatte quella parte ‘pulita’ di noi, quella che insegniamo ai piccoli pur sapendo che nella vita non potranno mai realizzare. Luigi e altri come lui stanno cercando, invece, di metterla in atto questa parte bella e pulita… non possiamo e non dobbiamo tarpare le ali a chi ci vuole provare ma sostenerlo e aiutarlo”. Il post di Elena di Maio – rilanciato sui social anche da alcuni esponenti pentastellati come Carla Ruocco – si conclude con un attestato di stima e vicinanza nei confronti del Ministro dello Sviluppo economico: “Forza Luigi, siamo fieri e orgogliosi di te, ti siamo vicini e ti sosteniamo! Sei un grande!”.
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