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Camorra, il pentito Giannuzzi parla delle piazze del clan Orlando. I VERBALI DI ACCUSA

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“Agrillo Antonio che gestisce la piazza di spaccio di Quarto insieme a Verde Mauro ed un altro ragazzo Pasquale soprannominato Dragon Ball, benchè Agrillo sia agli arresti domiciliari ed è legato con Pataniello Liccardo Salvatore oggi i tre gestiscono ovviamente per conto degli Orlando”. Era il 21 settembre del 2017 quando il pentito del clan Orlando, Teodoro Giannuzzi, in uno dei suoi primi verbali delinea la figura di Agrillo e degli altri emergenti del clan Orlando. Le dichiarazioni sono contenute nell’ordinanza cautelare firmata dal gip Francesca Ferri che ha colpito lo stesso Agrillo e celestino De Fenza per l’estorsione agli imprenditori che stavano ristrutturando il parco Amelia a Marano. “…Agrillo e i suoi  pagano agli Orlando la quota per poter gestire tale piazza. Mi risulta che Agrillo Antonio sia uno stipendiato dagli Orlando”, ha raccontato ancora Giannuzzi. “…riconosco OMISSIS Da quando è stato scarcerato Antonio Agrillo si è affiancato a costui con il quale gestisce la piazza di marijuana e hashish a Quarto. …omissis… Nell’inverno 2016, una sera fui chiamato da Agrillo Antonio, che era agli arresti domiciliari, presenti i suoi familiari ed il cognato tale o’ ciacio, grosso trafficante. Agrillo mi disse che era passato Veccia Raffaele ed il fratello di Armandino, Lubrano Raffaele, che li avevano avvisati, OMISSIS che quella sera avrebbero fatto un blitz a Quarto e quindi di avvisare, non solo quelli del sistema, ma anche quelli fuori sistema per evitare eventuali arresti. …ho incontrato LUBRANO Raffaele a casa di AGRILLO Antonio, “Polveriniano” , al quale volevo vendere una partita di droga che mi aveva venduto …OMISSIS …. Il LUBRANO precisò ad AGRILLO, che poi me lo riferì, che AGRILLO non poteva comprare la droga direttamente da OMISSIS e da me, ma dovevamo comunque “passare da loro”. Vi spiego bene come andò la vicenda. Si trattava di novanta chili di fumo che OMISSIS mi avrebbe dato e che io avrei ceduto ad AGRILLO “fuori sistema”, cioè di nascosto. AGRILLO però fece l’errore di dirlo a OMISSIS, che ne diffuse notizia, tanto da arrivare a LUBRANO Raffaele, il quale venne a Quarto e rimproverò ad AGRILLO dicendogli che loro lo stipendiavano e che lui non poteva agire al di fuori del “sistema”. Infatti, OMISSIS fu costretto a vendere questa partita di droga di novanta chili a Lorenzo NUVOLETTA….” …omissis… Ciro aveva il compito di recuperare i soldi e di rifornire le piazze di spaccio sempre su Quarto. Il predetto Ciro non l’ho visto per diversi mesi in quanto si ruppe una gamba. Era invece ritornato a Quarto negli ultimi periodi, cioè alla fine del 2016 ed il 2017, insieme ad Agrillo Antonio, Polveriniano, che benchè agli arresti domiciliari, gestisce ancora la piazza di spaccio chiaramente entrambi per conto degli Orlando. Facemmo anche un’altra riunione della quale forse non vi ho detto ma non mi ricordo, a casa di Nicola lo spagnolo poco prima che lo stesso fosse riarrestato. Il predetto abita in una casa a Marano munita di telecamere, non so se era la sua. Alla riunione eravamo presenti io lui, Giarra Diego, Candela Cristoforo, Luigi il chiattone, Giovanni Raniello che pure era fuori, il cognato di Lelluccio riecch e puorc cioè Di Maro Raffele che però non ho visto nelle foto. Nella riunione parlammo di una discussione avvenuta tra i fratelli Ferro e la famiglia di Agrillo Antonio, quest’ultimo detenuto già affiliato ai Polverino, perché Gigino il Chiattone aveva picchiato un famigliare degli Agrillo, il marito della sorella di Antonio, e i Polverino volevano tutelare la famiglia del loro affiliato. …”.

PUBBLICITA

Rosaria Federico

@riproduzione riservata


Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2018 - 23:07


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