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Camorra: è irreperibile il boss del rione Villa, Ciro Rinaldi

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Napoli. E’ irreperibile il boss del rione Villa Ciro Rinaldi detto mauè. E’ lui il protagonista principale della violenza e sanguinaria faida della zona est di Napoli e che ora vede coinvolte numerose famiglie camorriste. C’è una nuova ordinanza nei suoi confronti perché ritenuto il mandante insieme con Anna De Luca Bossa del duplice omicidio di Raffaele “Ultimo” Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna. L’agguato nei confronti del reggente dei “Barbudos” del rione Sanità in fuga dai Vastarella e confinato a Ponticelli avvenne il pomeriggio del del 7 giugno del 2016. Per quel duplice omicidio nell’aprile scorso erano stati arrestati il boss del rione Villa, Ciro Rinaldi (ritenuto il mandante) i due presunti killer Michele Minichini  (per Cepparulo) e Antonio Riviecco detto cocò (per Ciro Colonna). Con loro erano finite in carcere anche Anna De Luca Bossa, matrigna di Minichini (pure lei come mandante), Luisa De Stefano, moglie del boss Schisa, la sua nipote Vincenza Maione, Giulio Ceglie e Cira Cepollaro, madre di Minichini ed ex compagna del boss detenuto Ciro Minichini. La donna  poi è stata scarcerata dal Riesame.  Ciro Rinaldi era stato scarcerato dopo 15 giorni dal Riesame perché i suoi avvocati difensori, Raffaele Chiummariello e Salvatore Impradice avevano convinto i giudici sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.La Dda di Napoli, attraverso la pm Antonella Fratello aveva chiesto di nuovo l’arresto del boss e la Cassazione sulla scorta della richiesta del nuovo arresto da parte della Dda di Napoli, due settimane fa ha accolto il ricorso rimandando gli atti al Riesame, sulla scorta delle indicazioni della Cassazione ha emesso nei confronti di Rinaldi un nuovo provvedimento restrittivo. Ma il boss della “47” da alcuni giorni aveva già lasciato il rione Villa. . Secondo le accuse era stato lui insieme ad Anna De Luca Bossa a decretare la morte di Cepparulo, che confinato a Ponticelli aveva cercato alleanze con i De Micco e andava in giro armato perché avrebbe voluto uccidere il figliastro della De Luca Bossa,  Michele Minichini (invece è stato lui ad ucciderlo) e poi avrebbe fatto una stesa sotto casa di Rinaldi. Nel frattempo la faida di san Giovanni non conosce sosta e dopo una serie di di stese e ferimenti l’altra sera si è alzato il tiro con l’omicidio di Salvatore Soropago, uomo dei nemici Mazzarella e in particolare di Salvatore Fido o’ chiò, il giovane boss che è stato latitante fino a ieri mattina quando è stato arrestato dalla polizia in una villetta di Varcaturo.

 

(nella foto Ciro Rinaldi e le due vittime  Raffaele Ultimo Cepparulo e Ciro Colonna)

 

 


Articolo pubblicato il giorno 1 Novembre 2018 - 09:32



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