Esclusa ogni responsabilità dei sanitari che ebbero in cura Fiorella Avino, la donna di Boscoreale deceduta lo scorso marzo 2017, all’ospedale Umberto I. La causa del decesso fu una improvvisa embolia polmonare risultata complicazione imprevedibile. Questa la decisione del giudice Levita per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore che ha comportato la conseguente archiviazione delle indagini su tre medici del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore. La quarantasettenne morì dopo due visite a cui si era sottoposta nell’arco di ventiquattr’ore. Affetta da una malattia del sangue, dopo una prima visita con trasfusione, i medici le consigliarono di tornare in reparto il giorno dopo ma una volta tornata a casa cominciarono i dolori all’addome che la spinsero a fare ritorno all’ospedale di Nocera intorno la mezzanotte. Le sue condizioni fisiche furonoo ritenute ancora una volta non compatibili con il ricovero. In seguito sopraggiunge la perdita dei sensi: inutile il trasferimento in reparto. Fatale – secondo i primi esami medici – sarebbe stata la perdita di sangue, l’ennesima, all’utero affetto da una fibrosi. Per il gip, i medici operarono “secondo le linee guida di riferimento”, vista l’assenza di sintomi specifici che “avrebbero invece potuto orientare i sanitari”.
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