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Assegnazione beni confiscati nel Lazio, Salvini: “L’impresa che fece il funerale show di Casamonica è stata interdetta”

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Il Ministro Matteo Salvini, nel corso della conferenza per l’assegnazione di beni confiscati nel Lazio ha ricordato stamane che la ditta che si occupò dei funerali show di Vittorio Casamonica furono fatti, nel 2015, da un’impresa funebre colpita recentemente da un’interdittiva antimafia. “Si occuparono dei funerali show dei Casamonica, a Roma, nel 2015: ora i re delle pompe funebri partenopee – gli Eredi Cesarano – hanno ricevuto l’interdittiva antimafia – ha detto il Ministri dell’Interno -. A loro carico sono emersi una raffica di indizi per legami con la camorra. E’ l’ennesimo colpo ai clan e ai loro fiancheggiatori. Grazie alle forze dell’ordine, al prefetto, agli investigatori. La pacchia è finita e non ci fermiamo!”.
La dichiarazione è arrivata nel giorno in cui il titolare del Viminale ha annunciato che 491 beni tra terreni agricoli, appartamenti, magazzini, garage e villette confiscati nel Lazio sono stati restituiti alla collettività e assegnati a 50 comuni e alla Regione Lazio. Dopo le ville dei Casamonica alla Romanina, i campi di calcio del Montespaccato e la sala slot del clan Spada, altre proprietà prese alle mafie, saranno utilizzate in progetti sociali o laboratori didattici. E tra i 231 beni presenti nella provincia di Roma, per un valore di circa 39 milioni di euro, vi sono anche numerosi appartamenti e alcuni comprensori immobiliari, anche con piscine, spesso sottoposte a vincoli paesaggistici e archeologici, appartenute non solo ai Casamonica, ma anche alla cosiddetta “Lady ASL”, cosi’ come beni confiscati a soggetti condannati per le stragi terroristiche degli anni ’90 e al cassiere della banda della Magliana. Il Ministro Salvini, in apertura della Conferenza, ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto dal Direttore dell’Agenzia e da tutte le istituzioni che hanno concorso a conseguire risultati tanto importanti in tema di aggressione dei patrimoni illeciti e riutilizzazione dei beni sequestrati e confiscati. “Fare squadra è fondamentale -ha detto Salvini – per contrastare più efficacemente le organizzazioni criminali. Riconquistare il territorio occupato dalle mafie significa dare un segnale concreto a tutti i cittadini, e soprattutto ai giovani, che lo Stato è presente e forte. Significa restituire fiducia alle istituzioni e nuovi stimoli alle comunità di cittadini a reagire e riprendere gli spazi sottratti alla legalita'”. Al Comune di Roma sono stati assegnati 71 beni, mentre i restanti saranno presi in gestione dalle amministrazioni comunali delle altre province: 105 in quella di Latina, 82 in quella di Frosinone, 12 a Viterbo e due a Rieti. Alla Regione Lazio, invece, sono stati assegnate 40 proprietà, 31 nel comune di Roma, 6 a Cassino, 2 a Velletri e una a Cerveteri. Le assegnazioni sono state disposte dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati che questa mattina al Viminale, alla presenza del ministro Matteo Salvini, ha incontrato i sindaci dei comuni interessati, tra cui anche Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme con il procuratore Giuseppe Pignatone e i vertici di polizia e carabinieri. La Regione, inoltre, continuerà a sostenere i comuni finanziando la ristrutturazione dei beni assegnati con le risorse dei bandi destinati a progetti sociali nei beni confiscati. Un nuovo bando, da 500 mila euro, è aperto fino al 15 gennaio, mentre a marzo ne sarà pubblicato un altro da oltre un milione di euro. Entro dicembre, inoltre, partira’ il bando per aprire una casa delle donne vittime di violenza in un villino confiscato alla Magliana. Un altro colpo a chi è connivente con i clan arriva sempre dal Viminale. Nel corso della conferenza Salvini ha reso noto che l’agenzia funebre che organizzò i funerali show di Vittorio Casamonica, a Roma, nel 2015, ovvero “i re delle pompe funebri partenopee – gli Eredi Cesarano – hanno ricevuto l’interdittiva antimafia”.

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Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2018 - 21:00 / di Cronache della Campania


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