Sale a 29 il numero degli indagati in relazione agli appalti dell’Asl Na 1, oltre alle quattro società spuntano nomi di medici e manager della sanità pubblica che si aggiungono alla lista di imprenditori. A conclusione delle indagini la Procura ipotizza un coinvolgimento su più livelli tanto da dover ampliare il raggio d’azione dell’indagine. Non c’è solo la vicenda di Loredana Di Vico, la dirigente del servizio acquisizione beni che appaltava in favore di Vincenzo Dell’Accio con cui pare abbia avuto anche una relazione.
Sotto la lente di ingrandimento è finito un documento firmato da Loredana Di Vico con il quale si disponeva il subentro della Vicamed Srl alla Euromed dal Gennaio 2012 “in assenza di presupposti normativi”.
Sulla dirigente Di Vico sono stati decisive le indagini della guardia di Finanza messe in campo negli ultimi mesi che hanno messo a setaccio tutti i documenti emanati dalla Dirigente, passate a setaccio centinaia di intercettazioni. La Dirigente si è difesa sostenendo l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale ha ripetuti che non sarebbe mai stato favorito il compagno né le società a lui riconducibili, anche se dalle indagini concluse emerge che sarebbero stati adottati stratagemmi per rendere favorevoli alcune procedure. Risultano indagati Francesco Alfonso Bottino (ex manager dell’ospedale Sant’Anna di Caserta, coinvolto in una precedente inchiesta napoletana), il medico Domenico Ovaiolo, Nicola Tufarelli, Ernesto Esposito, Daniele Baldi, il medico del Loreto mare Maurizio Postiglione, la dirigente Asl Angela Maddalena, il medico Giuseppe Tortoriello, Gaetano Iorio, Giovanni Ruggiero, Vincenzo Fe Vincenzo, Antonio Ippolito, Corrado Ursumando, Lorenzo Rocco, Salvatore Bellofiore, Antonio Carotenuto, Luca Russo, Luigi Moramarco, Maria Bianchi, Antonio Pace, Francesco Carafa. Tutti innocenti fino a prova contraria, infatti le persone coinvolte potranno dimostrare di aver agito correttamente durante il processo.
Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2018 - 08:54