Prima udienza dibattimentale “a porte chiuse”, ieri nel Tribunale di Napoli, del processo in cui e’ imputato, Vincenzo Albertini, 59 anni, presidente dell’associazione culturale “Napoli sotterranea”, accusato di violenza sessuale da una sua ex collaboratrice “in nero”.
Nel corso dell’udienza, durata circa quattro ore, la presunta vittima degli abusi, Grazia Gagliardi, 33 anni, assistita dall’avvocato Alessandro Eros D’Alterio, ha confermato, tra le lacrime, di avere subito gli abusi, il 30 gennaio 2017, nelle cavita’ sotterranee del noto sito turistico partenopeo, precisamente nella summa cavea del teatro greco-romano.
Violenze denunciate l’8 febbraio, attraverso il suo legale, alcuni giorni dopo avere preso la sofferta decisione di abbandonare il lavoro di guida che tanto amava. Ascoltato anche un pizzaiolo, Patrizio Miccio, con il quale Grazia avrebbe avuto una breve relazione, che ha confermato di avere visto quel giorno, Albertini (difeso dall’avvocato Maurizio Zuccaro), seguire la presunta vittima, nel sito turistico e, poco dopo, la ragazza uscire piangendo.
Nel corso dell’ udienza si e’ anche parlato di un paio di chat su whatsapp attivate e usate per rendere nota la triste vicenda sulle quali i partecipanti si sarebbero scambiati considerazioni sull’accaduto. Il collegio A della V sezione del Tribunale, al termine dell’udienza, ha calendarizzato le successive udienze: la prossima e’ stata fissata il 28 gennaio: l’ultima ad aprile, durante la quale si dovrebbe giungere alla sentenza.
Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2018 - 17:40