#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Aprile 2025 - 21:53
15.3 C
Napoli
Riciclaggio di auto a Cercola: scarcerato Ciro Ricchetti
Superenalotto, nessun “6” né “5+1”: jackpot vola a 20,5 milioni...
Estrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto del 15 aprile...
Jabil, lavoratori e RSU bloccano lo stabilimento di Marcianise: “Nessuna...
Micro telefoni in carcere: arrestati agente penitenziario e un detenuto
Campi Flegrei, rallenta il sollevamento del suolo: dati confermano il...
Tarocchi Napoletani, un progetto originale e inedito tra esoterismo e...
Gianluca Rovinello Harp Show alla Sala Assoli
Oltre l’ombra dei colori: il romanzo d’esordio di Carlo Morriello
Arrivano al Vomero i cestini “intelligenti”: meno rifiuti in strada...
Emergenza Campi Flegrei, 165 famiglie sfollate: “Ora serve un piano...
Al via la III edizione per il Centro Interdisciplinare Opportunità...
Incendio alla struttura sanitaria Asl Napoli 1 di Barra: nessun...
Corsa scudetto, Napoli in scia: sei partite per il sorpasso....
Clan Troncone e Frizziero, droga e contrabbando per acquistare barche:...
Napoli: Centro Allergologia Pediatrica Federico II, Eccellenza Mondiale
Acerra, bruciata viva dal compagno: fiaccolata per Fortuna D’Anna
Carlo Fucci, sannita, nuovo Procuratore Capo di Cassino
Salerno, tentato omicidio dopo lite in discoteca: in carcere due...
Mastella: “A Benevento serve la cardiochirurgia, è un’anomalia da sanare”
I boss Troncone e Frizziero chattavano con playstation per timore...
Lezioni Da Palco: Bufale – Un viaggio teatrale tra storia...
Operaio morto folgorato: il GIP restituisce gli atti al PM...
Napoli, locali comunali occupati abusivamente da oltre 20 anni: denunce...
Inchiesta Huawei: la procura belga disponibile a revocare l’arresto per...
Omicidio a Cesa, il fratello della vittima chiede giustizia: “quel...
Pic nic sostenibile: le 10 regole lanciate dal Museo del...
Nascono quattro Ecomusei in Campania: la presentazione a Scampia mercoledì...
Annunciata la Cinquina del Premio Strega Europeo 2025
Camorra, il baby boss Antonio Geatano in ospedale prima di...

‘Tre o quattro mesi e siamo fuori’, le intercettazioni choc degli assassini del vigilante Della Corte

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Un atteggiamento deprecabile, quello dei tre assassini di Francesco Della Corte. “Ridono”, sottolinea più di una volta uno degli inquirenti, convinti che la legge non pssa punirli. Si sorridono, si danno coraggio l’un l’altro. “Ora vediamo il giudice cosa vuole fare, lo sfogo di legge, tre o quattro mesi e siamo fuori…”.
Hanno ridotto in fin di vita un uomo di cinquantuno anni, colpito alle spalle senza motivi mentre svolgeva il proprio lavoro di metronotte. Luigi C., Ciro U., Kevin A. hanno da poco confessato messi alle strette dalle indagini dei poliziotti di Scampia e di Chiaiano e dalle immagini dell video che li ritrae mentre scappano dopo l’aggressione. Di lì a qualche ora Francesco Della Corte morirà in un lettino di ospedale dopo un paio di settimane di coma, ma il rischio di aver ammazzato un uomo non sembra turbare più di tanto il gruppetto di Chiaiano. Ci sono anche altri ragazzi assieme ai reo confessi che si mostrano divertiti per quella esperienza da sospettati.
La famiglia, come riporta Il Mattino, del povero vigilante, difesa dall’avvocato Marco Epifania, si costituirà parte civile in vista della prima udienza fissata il 23 gennaio dinanzi al Tribunale dei Minori. Per gli inquirenti si è trattato di un omicidio a scopo di rapina (la pistola), ma il movente economico non viene sostenuto dai tre piccoli assassini. Spiega Luigi C., uno dei primi a confessare: “Erano le tre di notte, trovammo la cornetteria chiusa, avevo degli spinelli, forse preso dall’euforia decidemmo di aggredire il vigilante che ogni notte passava all’esterno della metropolitana”. Assieme a Kevin (in posizione defilata) ha inizio l’aggressione a colpi di piedi di tavolino trovati nei rifiuti. Un’aggressione che finisce solo quando i tre si rendono conto che a terra quell’uomo rantola come se stesse “russando”, tanto da spaventare gli stessi assassini che a questo punto tagliano la corda. Dopo essere stato interrogato Ciro U. se la prende con gli amici: “Io ho detto che gioco a pallone, se dici qualcosa ti schiatto la testa”. Difeso dal penalista Antonino Rendina, il ragazzo in un secondo momento ammetterà di aver fatto parte del gruppo, senza impugnare però un’arma e senza partecipare all’aggressione. Agli atti c’è anche una dichiarazione di un dirigente della Chiaiano Brothers, che definisce Ciro come uno dei “pilastri” della squadra, sempre presente negli allenamenti e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Intercettato anche Luigi C. (difeso dal penalista Mario Covelli), che entra nella stanzetta in modo spavaldo e si mostra preoccupato solo quando Kevin A. (difeso dall’avvocato Antonella Franzese) gli racconta di aver visto il video: “Mi ha preso di faccia, poi venivate tu e Ciro”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2018 - 10:37


ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento