Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Torre del Greco hanno arrestato Liguoro Umberto Giosuè , conosciuto come “Umberto Mama” 36enne torrese, pregiudicato per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto del Liguoro è il risultato di una mirata e costante attività info – investigativa che i poliziotti del Commissariato Torre del Greco hanno condotto, con grande professionalità, dopo il rinvenimento nei pressi dell’abitazione dello stesso lo scorso 12 ottobre, di 190 grammi di hashish suddivisa in panetti e singole dosi.Un costante servizio di appostamento ed osservazione ha concesso di documentare la presenza di un “piazza di spaccio” la cui gestione era collaudata e corroborata dalla scaltrezza del Liguoro che contattava gli acquirenti , prendeva il danaro in Piazza Palomba, poi si allontanava per prelevare dalla sua abitazione lo stupefacente che , poco dopo, consegnava ai “clienti” nella stessa piazza Palomba.
Con la consapevolezza della consumazione del reato di spaccio, i poliziotti hanno deciso di intervenire nel momento in cui il Liguoro riceveva del danaro ed entrava in casa per prelevare la merce; gli avventori si accorgevano della presenza della Polizia e si davano a precipitosa fuga mente lo spacciatore, non avvedendosi della presenza degli agenti, usciva disinvoltamente dalla sua abitazione e veniva subito bloccato, con un involucro di carta stagnola nella mano destra, contenente hashish per un peso di gr. 3,3 e una banconota di 20.00 euro, poco prima ricevuta, che lasciva cadere ma che veniva immediatamente recuperata.Una perquisizione all’appartamento consentiva di recuperare un rotolo di carta stagnola, idonea al confezionamento delle dosi, un coltello con lama di 20 cm, annerita dal taglio dello stupefacente e, nelle adiacenze della sua abitazione, stesso luogo dove fu rinvenuto lo stupefacente il 12 ottobre, tre involucri di carta stagnola contenenti dosi già pronte di sostanza stupefacente del tipo Hashish per un peso complessivo di circa 56 grammi.Lo stupefacente ed il danaro venivano sequestrati ed il Liguoro arrestato. L’autorità giudiziaria, opportunamente e tempestivamente informata disponeva che l’arrestato fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari per essere poi condotto dinnanzi al Tribunale di Torre Annunziata per la convalida e per il processo con rito direttissimo.
Articolo pubblicato il giorno 20 Ottobre 2018 - 11:59