E’ cessata l’allerta tsunami in Italia. Alla Protezione civile regionale della Calabria, l’avviso e’ giunto alle 6.34 da Roma. Lo ha detto all’Ansa il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi. “Per tutta la notte – ha detto Tansi – abbiamo seguito l’evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un’esercitazione proprio per questo”. La potente scossa di terremoto, di magnitudo 6.8, ha colpito la notte scorsa poco prima delle due del mattino (l’una in Italia) la costa occidentale del Peloponneso, in Grecia, causando una grande paura. L’epicentro, e’ stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri dall’isola di Zante, ad una profondita’ di 14 chilometri. La scossa e’ stata avvertita distintamente fino ad Atene, a circa 300 chilometri di distanza, oltre che in tutto il sud Italia, in Albania e a Malta. I maggiori danni sono stati registrati a Zante, in particolare nel maggior porto dell’isola, che comunque resta in funzione. Per diverse ore la fornitura di energia elettrica e’ stata interrotta.Due turisti hanno perso la vita nei numerosi crolli che sono stati registrati. Ammonterebbe a più di duecento il numero dei feriti. I testimoni hanno parlato perfino di un piccolo tsunami, dichiarando di aver visto l’acqua del mare gonfiarsi in modo anomalo.Proprio l’area di Kos è stata quella che ha maggiormente risentito della scossa principale e delle due potenti scosse di assestamento seguenti alla prima. Diversi palazzi ed edifici, in particolare quelli di vecchia costruzione, non hanno retto alle forti sollecitazioni del terreno e sono andati in macerie. Al momento non si conosce la nazionalità dei due turisti rimasti uccisi dal crollo del tetto del bar in cui stavano trascorrendo la serata, in quanto il sindaco dell’isola di Kos, Kyritsis, non ha precisato la loro identità alla stampa.Quella che per molti villeggianti doveva essere una vacanza da sogno si è in un attimo trasformata in un incubo. In tanti si sono riversati in strada per paura di ulteriori crolli o per aiutare chi già era rimasto coinvolto. Gli ospiti degli hotel sono velocemente riusciti a recuperare i propri bagagli ed effetti personali prima di trascorrere la notte all’aperto su delle sdraio. “Stiamo controllando tutti i villaggi dell’isola, dove ci sono numerosi vecchi edifici”, ha detto il portavoce della protezione civile Spyros Georgiou, aggiungendo che la mancanza di elettricita’ rende le cose piu’ difficili, ma i tecnici sono al lavoro e si spera che presto verra’ ripristinata. In una delle vicine isole Strofadi sono stati segnalati pesanti danni all’antico monastero, di cui e’ crollata gran parte della torre. Parte di una chiesa e’ crollata anche nella citta’ di Pyrgos, sulla costa. Dopo la scossa, e’ stata diffusa un’allerta tsunami, ma a quanto risulta non si e’ poi verificata alcuna onda anomala. Frattanto sono state invece registrate diverse scosse minori, di assestamento. In tutto il sud Italia, ci sono state numerose segnalazioni di cittadini che hanno avvertito il sisma, dalla Sicilia alla Basilicata, dalla Calabria alla Puglia, fino alla Campania.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2018 - 08:44