Ci siamo: entro la fine di Ottobre saranno disponibili sul mercato i nuovi SSD Optane 905P. Si tratta delle unità SSD più veloci in assoluto, che fino a qualche tempo fa erano commercializzati solo nei formati HHHL e U.2. Tra qualche giorno invece arriveranno anche in versione modulo M.2, in maniera tale da renderli fruibili ad una più ampia platea di utenti. Chi è avvezzo al mondo della tecnologia e magari sta cercando una guida all’acquisto del migliore SSD, è atterrato sulla pagina giusta. Qui parleremo infatti del mondo del microcosmo degli hard disk, analizzando le principali novità in commercio e cercando di capire quali sono i migliori in circolazione.
Le principali caratteristiche tecniche di Optane 905P
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Dicevamo di Optane 950P, le unità SSD con le quali Intel ha dato nuovo slancio a tutti gli appassionati del settore. In questa prima fase la versione M.2. del prodotto prevede la presenza del solo modello da 380GB, con una lunghezza di 110mm, dotato di interfaccia Pcle 3.0. Il lancio di 950P M.2 era stato annunciato da Intel durate il Computex, ma adesso è divenuto finalmente realtà. La principale caratteristica dei 905P risiede nel controller a sette canali, che consente di aumentare notevolmente le performance e la capienza. Rispetto al passato, potrebbe essere mossa una rimostranza: questo modello infatti deve affrontare delle restrizioni sia per quanto riguarda l’alimentazione che la dissipazione di calore, ma questo non sembra aver impattato negativamente sulle performance per il momento.
E visto che abbiamo fatto riferimento già più volte alla parola performance, vediamo di capirne qualcosa in più. Sul piano delle prestazioni Optane 950P risulta molto interessante: i valori di latenza sono contenutissimi in fase di lettura/scrittura sequenziale, nella quale si viaggia a 2600/2200Mb/s. Nella fase di lettura/scrittura random 4K la latenza è di 10 microsecondi ad una velocità rispettivamente di 575000 e 555000 IOPS. Per quanto concerne la durata, Intel ha dichiarato che Optane 950P è in grado di riscrivere un contenuto dell’unità SSD per ben dieci vlte al giorno. Infine c’è da menzionare la garanzia, che è di ben 5 anni.
I vantaggi di avere un buon SSD e le differenze con il disco rigido
Finora abbiamo descritto un nuovo prodotto presente a breve sul mercato, che farà drizzare le antenne di tutti gli appassionati. Ora vediamo quali sono i reali vantaggi che è in grado di apportare un SSD di qualità. Diciamolo subito, si gioca tutto sulla velocità. Per quanto i dischi rigidi moderni possano viaggiare a velocità soddisfacenti, non c’è paragone rispetto ad un SSD di qualità. Basta pensare a questo dato: i tempi di accesso ad un HHD si attestano ancora nella media di 10ms, mentre gli SSD possono arrivare anche ad una media vicina allo 0,1 ms. Qui emerge la fondamentale differenza tra hard disk e SSD: mentre i primi si basano su un braccio meccanico in movimento (capace di leggere i dati da un piatto), i secondi sono in grado di memorizzare i dati e utilizzarli elettronicamente. Questo perché l’SSD è un dispositivo composto da una matrice di chip e un controller comprensivo di processore, memoria, cache e firmware. L’unico possibile deterrente è rappresentato dalla durata degli SSd, che è ancora piuttosto limitata. Il motivo è da imputare alla disposizione delle celle, che per una serie di motivi impedisce di contenere tutti i valori delle scritture. Ma già da un futuro prossimo la tecnologia porterà dei significativi miglioramenti in tal senso, come dimostra l’esempio di Optane 905P.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2018 - 18:27