Quando e’ stato portato via dai carabinieri che lo hanno arrestato ha rischiato il linciaggio da parte dei residenti della zona, Luigi Trovatello, il 49enne di Taranto che oggi ha scaraventato daL terzo piano la figlia di sei anni, attualmente ricoverata in condizioni critiche all’ospedale Santissima Annunziata, e ha accoltellato al collo, in modo a quanto si apprende non grave, l’altro figlio di 14 anni. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo si e’ presentato a casa della moglie ed e’ scoppiata l’ennesima discussione. I carabinieri hanno pero’ spiegato che al momento dell’aggressione la madre dei due bambini non era presente. Nell’appartamento c’erano invece la madre del 49enne e il cognato. Sono diversi i punti ancora da chiarire, ma sembra che a scatenare l’ira del padre sia stata una lite sugli incontri dei genitori con i bambini, poiche’ l’uomo ha perso la patria potesta’. L’uomo nel primo pomeriggio si e’ recato nella casa dove vivono moglie e figli, in viale XXV Aprile, ed ha avuto un violento litigio con la donna. Pare che l’uomo fosse alterato e ubriaco. Dopodiche’ si e’ scagliato con violenza sui due bambini. Forse alla base dell’insano gesto, il fatto che l’uomo fosse stato privato della patria potesta’. Le grida disperate della donna hanno immediatamente richiamato i vicini. L’uomo non e’ fuggito, e’ rimasto sul posto ed e’ stato subito fermato dai carabinieri intervenuti il 118 per i soccorsi. I carabinieri hanno anche sottratto l’uomo ad un tentativo di linciaggio da parte dei vicini.
L’uomo – Luigi Trovatello, 49enne, tarantino, con precedenti alle spalle inerenti al reato di lesioni e maltrattamenti in famiglia – gia’ nella tarda mattinata, presso l’abitazione di residenza, aveva aggredito il figlio quattordicenne, colpendolo con un coltello da cucina (lungo circa 15 cm) e provocandogli una ferita lacerocontusa che fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze per il ragazzo, tanto che la prognosi e’ di 15 giorni. I carabinieri sono stati allertati dai sanitari dell’ospedale “Moscati” ove il ragazzo di era presentato, insieme allo zio, al fine di ricevere un primo soccorso. Successivamente, all’ora di pranzo, Trovatello, sempre all’interno dell’abitazione, ubicata in un condominio del quartiere Paolo VI, in presenza di alcuni congiunti e parenti, improvvisamente ha prelevato dal divano la figlia di sei anni, scaraventandola in strada dal balcone dell’abitazione, posta al 3 piano, alto circa 12 metri. I militari nel frattempo arrivati sul posto hanno immediatamente soccorso la bambina richiedendo l’ausilio del 118 e successivamente hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento occupato dall’uomo, di proprieta’ dell’anziana madre. I tentativi d’ingresso sono stati concitati: i carabinieri hanno da subito constatato che l’uomo si era barricato da solo all’interno dell’appartamento e sono riusciti ad entrare solo dopo aver sfondato la porta d’ingresso. Tuttavia, l’uomo ha provato a fare resistenza, ma e’ stato neutralizzato anche mediante l’uso dello spray al peperoncino. Immobilizzato, e’ stato dapprima fatto salire a bordo di un’auto di servizio tra centinaia di residenti inferociti che tentavano di linciarlo ed e’ stato rapidamente trasportato in caserma, mentre presso l’abitazione sono stati avviati i rilievi ed i sopralluoghi che hanno consentito di rinvenire, repertare e sequestrare il coltello utilizzato per il ferimento del minore. Il movente sarebbe da ricondurre a reiterati litigi intercorsi con la ex compagna, gia’ convivente e madre naturale dei due minori, dovuti alla recente separazione tra i due. La bimba di sei anni e’ stata sottoposta a un intervento chirurgico presso l’Ospedale Ss. Annunziata di Taranto ed e’ ricoverata in rianimazione in condizioni critiche. Il padre e’ stato trasferito nella Casa Circondariale di Taranto a disposizione del pubblico ministero di turno, Di Tursi. Dovra’ rispondere oltre che di tentato omicidio anche di violenza e resistenza pubblico ufficiale.
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