#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 28 Marzo 2025 - 21:38
10.7 C
Napoli
Bradisismo, Napoli stanzia contributi per le famiglie sfollate: fino a...
Floridiana, un nuovo percorso botanico per riscoprire il gioiello verde...
SuperEnalotto, estrazione del 28 marzo 2025: numeri vincenti e vincite
Inchiesta sul voto di scambio: martedì l’interrogatorio di Franco Alfieri
Estrazioni del Lotto e 10eLotto: i numeri vincenti di oggi,...
Assalto a portavalori sull’Aurelia: il video svela l’azione dei banditi
Rita De Crescenzo diventa pacifista e fa un video contro...
Campania, 350 milioni per le strade: il bando di De...
Adesca un 13enne online e lo abusa: arrestato 30enne nel...
Detenuto suicida a Poggioreale, Zuccarelli denuncia: “Emergenza nazionale”
Napoli, blitz della Polizia Locale: scoperte case occupate abusivamente e...
Caserta: lui la lascia e lei decide che il cane...
Camorra, pentiti poco credibili: assolto Raffaele Mauriello ‘o chiatto
Nuovo brano di Napodano, “Niente di Speciale”, disponibile in radio...
Caos metropolitana a Napoli: “dipendenti malati”, Linea 1 dimezzata senza...
Tonino Carotone e Giulio Wilson presentano il nuovo singolo “Mondo...
Apre i battenti la Biennale delle Arti AMA: Arte, Maddaloni...
Ex Whirlpool, nuovo inizio green: parte la formazione alla TeaTek...
San Giorgio a Cremano, da terreno confiscato all’olio della legalità:...
Il Salotto a Teatro accoglie Massimo De Matteo con Na...
Pozzuoli, al porto un ponte mobile per sbarco per far...
E’ fuori il nuovo album dei Post Fata Resurgo, disponibile...
Furti a raffica a Vico Equense: scarcerato Carmine Falzarano
Santa Maria Capua Vetere: due arresti domiciliari per stalking e...
Napoli. Cerimonia di consegna onorificenze ed encomi ai Carabinieri della...
Maurizio De Giovanni: in uscita il nuovo volume su Napoli...
Inizio della seconda edizione del Napoli Queer Festival: appuntamento dal...
Truffa anziano a taranto: arrestato 42enne di Casoria
Sant’Antonio Abate, inquinavano il fiume Sarno: sequestrate tre aziende 
Ischia, la Regione presenta il nuovo Piano Paesaggistico: tensione con...

Salerno, il marito voleva costringerla ad abbandonare il neonato: ‘salvata’ dalla casa famiglia

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Salerno. Si è conclusa con un lieto finale la storia di una giovane donna incinta e massacrata di botte dal marito. E’ stata salvata dall’associazione Progetto famiglia affido di Salerno, nata nel 2012 proprio per supportare le famiglie in evidente stato di difficoltà. La giovane donna era scappata con l’altra figlia per poi essere raggiunta dal marito che non soltanto la convince a tornare a casa ma anche di abbandonare il neonato in ospedale dopo il parto. Lei non è d’accordo, vuole tenere il bambino ma le disastrose condizioni economiche in cui versa e, trovandosi completamente in balia di un marito padrone, firma per partorire in anonimato e rinunciare a suo figlio. Qui, per fortuna, interviene l’associazione che, lavorando di concerto con il tribunale per i minori e i servizi sociali, ha adottato la madre e i suoi bambini riuscendo a tenerli insieme anche quando i servizi sociali, considerate le condizioni ecoomiche della donna, volevano dare in affido entrambi i suoi figli.
La presidente dell’associazione, Rosanna Amoruso, da volontaria ha seguito l’intera vicenda, accompagnando la donna in sala parto, facendo da garante con i servizi sociali e occupandosi in prima persona di quella famiglia monogenitoriale riuscendo a trovare un lavoro stabile alla madre e assicurando un’istruzione ai due bambini di cinque e di tre anni, oggi, sono sereni e continuano ad essere supportati dall’associazione che si occupa di accompagnarli a scuola e di dargli assistenza quando sono malati e la madre è al lavoro. 
“Quando ho conosciuto quella giovane donna – ha raccontato Rosanna Amoruso all’edizione di Salerno del quotidiano Il Mattino – era in avanzato stato di gravidanza e non aveva mai fatto nemmeno un controllo medico. Avevo capito subito che voleva tenere il bambino e, insieme alle altre volontarie dell’associazione, ci siamo date da fare affinché facesse tutte le visite necessarie. Quando però il marito l’ha raggiunta, lei convinta di non farcela da sola, ha ceduto e ha firmato per partorire al Ruggi in anonimato e rinunciare al bambino. Mi ha chiamata di notte, si erano rotte le acque, era terrorizzata e non sapeva cosa fare. Sono andata a prenderla con altre due volontarie e l’abbiamo accompagnata in ospedale. Alle sei del mattino siamo entrate in sala parto; quando il piccolo è nato, la sua mamma aveva cambiato idea: non lo avrebbe mai abbandonato. Abbiamo convinto il padre del bambino a riconoscere il figlio che, oggi, come la sorellina porta il suo cognome. Nei mesi successivi i servizi sociali monitoravano costantemente la situazione e non c’è voluto molto a capire che il papà dei bambini non era cambiato e che la vita per quella donna ed i suoi figli era un inferno. È stato allontanato e, lei, si è trovata di nuovo da sola: senza un soldo, senza un lavoro, senza nessuno a parte noi. Per i bambini presto sarebbero partite le procedure per l’affido, così siamo nuovamente intervenuti con l’associazione e abbiamo fatto partire collette per tutto il necessario per il bambino, dando vita ad una vera e propria gara di solidarietà. Siamo riusciti anche a trovarle un lavoro che, assicurandole una busta paga dignitosa”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2018 - 09:25

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento