Dopo la rivolta del carcere di Sanremo, un altro grave episodio si è registrato negli istituti liguri: una violenta rissa è divampata tra detenuti albanesi e nord africani all’interno del teatro del carcere di Marassi durante la solita rappresentazione teatrale. Il Sappe della Liguria evidenzia “il pericolo costante presente nelle carceri della Liguria al quale è sottoposto il personale di polizia penitenziaria per garantire sicurezza”. Nella rissa, riferisce il sindacato, un detenuto è stato ricoverato in ospedale e “nonostante l’esiguo contingente di polizia penitenziaria, si è riusciti a gestire il pericoloso evento senza ulteriori conseguenze”. “Ma come si fa – commenta il segretario Lorenzo del Sappe -a organizzare uno spettacolo teatrale, di domenica, al quale partecipano 140 detenuti sotto la sorveglianza di soli 6 agenti. Impossibile – continua il Sappe – sottoporre il personale ad un rischio così elevato solo per poche decine di euro di straordinario e senza alcun accorgimento per la sicurezza ed incolumità generale, è indispensabile che le attività ricreative dei detenuti devono essere autorizzate solo se ricorrono criteri di sicurezza ed il comandate dell’istituto deve saper valutarne i rischi. Non tollereremo più che il personale operi in condizioni di pericolo per la sua incolumità”. Il 9 novembre ci sarà un sit-in di protesta davanti al carcere di Marassi.
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