Diciotto anni di carcere per Cipriano Chianese. Questa la pena richiesta dal procuratore generale nel corso della sua requisitoria nell’ambito del processo per l’inquinamento della discarica Resit tra Parete e Giugliano, gestita, secondo la Procura Antimafia, dal clan dei Casalesi.
Stamattina il pg ha chiesto la rideterminazione delle pene per alcuni degli imputati tra cui proprio Chianese, condannato in primo grado a 20 anni, per l’ex sub commissario di governo per l’emergenza in Campania Giulio Facchi la richiesta è stata di 4 anni e mezzo a fronte dei 5 anni e mezzo del primo grado. Pena in aumento per Gaetano Cerci con la richiesta di 18 anni a fronte dei 16 del primi grado. Chiesta la conferma delle pene tra i 5 ed i 6 anni per i fratelli Elio, Generoso e Raffaele Roma, imprenditori del settore.
Il processo si concluderà alla fine di novembre. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Emilio Martino e Giuseppe Stellato. Tra le parti civili costituite al processo l’avvocato Gianni Zara
A Castel Sant'Elmo, a Napoli, si lavora per allestire un museo dell' arte salvata, che… Leggi tutto
Trudie Styler ha presentato a Londra il documentario 'Posso entrare? An ode to Naples', un'opera… Leggi tutto
Una vittoria storica per Nunzia Rizzo, madre di Gianluca Cimminiello, vittima innocente della camorra nel… Leggi tutto
Alla vigilia della sfida contro la Juventus, Antonio Conte, tecnico del Napoli, è intervenuto in… Leggi tutto
I Carabinieri del Nucleo Forestale di Ariano Irpino, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto… Leggi tutto
Il Museo Michelangelo, diretto dalla professoressa Maria Ruggiero, ospiterà un concerto che segna la ripresa… Leggi tutto