Avallare la partecipazione degli studenti del liceo Pansini di Napoli ad una manifestazione contro un ministro della Repubblica è un fatto di una gravità inaudita. Come si può strumentalizzare dei ragazzi per chiari ed evidenti scopi politici? Il Dirigente scolastico, Salvatore Pace, non solo Consigliere comunale e fedelissimo di de Magistris, ma anche Vice Sindaco della Città Metropolitana, dovrebbe solo vergognarsi, piuttosto che offendere l’intelletto altrui, mascherando l’accaduto con una semplice partecipazione degli stessi a delle iniziative in occasione delle Quattro Giornate. Semplicemente ridicolo.” Ad affermarlo sono i Consiglieri comunali David Lebro (La Città) e Diego Venanzoni (PD) e Domenico Palmieri (Napoli Popolare).
“Una cosa è la partecipazione dei ragazzi a delle iniziative per ricordare le Quattro Giornate ed i valori della Resistenza, – stigmatizzano Lebro, Venanzoni e Palmieri – ben altra è approfittare dell’occasione per trasformarla in un tentativo maldestro di alimentare il corteo di protesta nei confronti del Ministro Salvini, presente ieri a Napoli per degli incontri istituzionali. Il tutto condito da tanto di ‘manifesto politico’ anti-Salvini, a firma del collettivo studentesco, pubblicato addirittura sul sito del liceo. Come può una persona dotata di un briciolo di buon senso, come il dirigente scolastico di uno dei licei più importanti della città permettere, o meglio, incoraggiare tutto questo? Quale educazione, quale messaggio e che esempio dà ai ragazzi? E i genitori erano al corrente di tutto ciò? Probabilmente, la causa arancione gli ha dato talmente tanto alla testa da dimenticare completamente il ruolo che ricopre all’interno della scuola e arrivare addirittura a dissimulare l’accaduto”
“Non vorremmo che d’ora in poi ogni dirigente scolastico si senta legittimato ad utilizzare la platea studentesca a seconda dei propri orientamenti politici. Pace deve assumersi le sue responsabilità – concludono Lebro, Venanzoni e Palmieri – e a tal fine abbiamo preparato un esposto all’Ufficio Scolastico Regionale e al Ministero dell’Istruzione per denunciare con forza questo grave episodio. E’ inammissibile che dei giovani ragazzi siano indirettamente fomentati all’odio contro un organo della Repubblica, proprio attraverso un’istituzione scolastica che dovrebbe, invece, insegnare loro i valori della tolleranza, della non violenza e del rispetto degli altri”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2018 - 19:00