La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo in relazione alla morte dello studente di ingegneria Davide Natale, 21 anni, schiacciato da un grosso pino che ieri pomeriggio a causa del forte vento si e’ abbattuto su via Claudio, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, proprio mentre stavano passando Davide e un compagno di studi. Gli inquirenti avvieranno a breve accertamenti per approfondire gli aspetti relativi alla manutenzione della zona alberata circostante l’Istituto Motori del CNR di Napoli. Il grosso pino, infatti, si trovava proprio all’interno dell’area che ospita le strutture del CNR.Oltre all’omicidio colposo gli inquirenti della VI sezione della Procura della Repubblica di Napoli (sostituto procuratore Mario Canale, procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) indagheranno anche per l’ipotesi di reato di disastro colposo. Gli investigatori stanno cercando di individuare le responsabilita’ relative alla manutenzione dell’area verde circostante l’istituto motori del Cnr di Fuorigrotta. Al momento, comunque, non si esclude che il grosso pino sia caduto solo per una mera fatalita’, a causa del forte vento di scirocco che ieri a Napoli ha toccato la velocita’ di 100 chilometri l’ora. Gli inquirenti starebbero anche considerando l’eventualita’ di far eseguire delle perizie da parte di tecnici agronomi.
“Mi chiedo che cosa aspettiamo a fare un piano straordinario di messa in sicurezza del nostro Paese senza il quale lasciamo indifesi i cittadini e soli i sindaci da Lampedusa a Bolzano”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, affrontando il tema del maltempo e delle misure di previsione. Tema che – a quanto riferito – e’ stato discusso con il Capo della Protezione Civile, Borrelli, durante l’assemblea dell’Anci che si e’ svolta a Rimini la scorsa settimana. “La situazione e’ nota al Capo della Protezione civile nazionale che ha espresso apprezzamento per le mie e le nostre posizioni in quanto sindaci” ha sottolineato de Magistris aggiungendo che “e’ evidente che il Paese non investe in tecnologie adeguate per poter prevedere meglio i fenomeni atmosferici, investimenti che invece effettua quando si tratta di strategie militari”.
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