Napoli.Droga e telefonini in possesso dei detenuti delle carceri campane. La denuncia e’ del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che segnala l’ultimo episodio accaduto nelle carceri della regione. “Ieri pomeriggio – osserva Emilio Fattorello, segretario campano del Sappe – sono stati rinvenuti micro telefonini e hashish. Questa volta i detenuti del Reparto S 4 accortisi dell’arrivo del personale e dei cinofili della Polizia Penitenziaria per una improvvisa perquisizione, hanno lanciato dalle finestre delle celle alcuni cellulari e dosi di sostanza stupefacente, illegalmente detenuti ed in loro possesso. Gli uomini in divisa della Polizia Penitenziaria hanno potuto raccogliere ben tre telefonini e diversi involucri contenenti droga lanciati dalle finestre del Reparto S 4 occupato da 200 detenuti appartenenti alla criminalita’ organizzata che fa capo a diversi clan campani. Determinante per il ritrovamento della sostanza stupefacente l’intervento del Nucleo Cinofilo Regionale ed al fiuto del cane Buk. Ormai la detenzione illecita dei telefonini e’ divenuto un fenomeno di vaste proporzioni nel Centro Penitenziario di Secondigliano dove sono ristretti per la totalita’ detenuti camorristi che di sicuro riescono a curare il loro malaffare con l’esterno grazie al possesso e uso di tali apparecchi telefonici. Il Sappe esprime compiacimento alle donne e uomini della Polizia Penitenziaria che negli ultimi tempi con alto senso del dovere e professionalita’ riescono a garantire, tra tante difficolta’, la sicurezza e legalita'”. “Il dato oggettivo – sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe – e’ che gli eventi critici di Secondigliano e Nisida confermano che la tensione che caratterizza le carceri, al di la’ di ogni buona intenzione, e’ costante. La popolazione detenuta della Campania e’ assai eterogenea e complessa e determina pesanti condizioni di lavoro per gli agenti”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Ottobre 2018 - 17:50