Napoli. Vanessa Cimmino, moglie di Vincenzo, uno dei tre scomparsi in Messico, accompagnata da altri tre parenti, si sta recando in Prefettura a Napoli per un incontro. E’ il risultato ottenuto dopo che i congiunti dei tre hanno occupato due binari, il 19 e il 20 della Stazione centrale di Napoli impedendo la partenza di due treni Frecciarossa, uno per Milano e uno per Salerno. Intanto, la moglie di Raffaele Russo e’ ancora stesa sui binari circondata dai suoi congiunti. “Lo Stato italiano ci ha abbandonati, sono 9 mesi che non abbiamo notizie, abbiamo chiesto aiuto a tutti ma nessun ce l’ha dato. I rappresentanti delle istituzioni con cui abbiamo parlato ci hanno preso in giro. Noi da qui non andiamo via. Vengano qui a parlare, se vogliono: noi non vogliamo un posto di lavoro ma solo sapere che fine ha fatto il nostro sangue”. E’ il grido di dolore dei parenti dei tre napoletani scomparsi in Messico, Raffaele e Antonio Russo, e Vincenzo Cimmino, circa una ventina di persone, che stamattina hanno occupato il binario 20 della stazione centrale di Napoli con lo scopo di chiedere l’attenzione delle istituzioni. Ulteriori tensioni con le forze dell’ordine sono scattate quando un gruppetto si e’ allontanato dal binario 20 per tentare di fermare la partenza di altri convogli. Al momento un Frecciarossa diretto a Milano e’ bloccato.
La protesta dei parenti dei tre napoletani scomparsi in Messico, che oggi a NAPOLI, stanno bloccando la partenza di due treni Frecciarossa, per qualche minuto ha ceduto il passo alla tenerezza: un sovrintendente della Polfer, Michele Alfieri, accortosi della presenza di un bimbo, lo ha preso in braccio per tranquillizzarlo. Durante la protesta, infatti, si sono vissuti momenti di tensione tra i familiari di Raffaele e Antonio Russo, e di Vincenzo Cimmino, scomparsi dal 31 gennaio scorso nel Paese dell’America centrale.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2018 - 12:07