Minacciato di morte per aver dichiarato guerra aperta agli spacciatori che hanno gettato la sua piccola comunita’ nel caos, creando un allarme mai visto prima in un paese di 1800 abitanti. E’ accaduto a Domenico Di Bartolomeo, sindaco di Montorio Romano, piccolo Comune a nord di Roma dove da settimane l’amministrazione locale e’ scesa in campo per combattere il fenomeno dilagante dello spaccio di droga, scenario inusuale per un paesino come quello situato alle porte del Parco Regionale dei Monti Lucretili. A rivelarlo e’ lo stesso primo cittadino, che lo scorso sabato ha tenuto in paese una manifestazione intitolata “insieme per la legalita'”, alla quale hanno partecipato molti sindaci dei territori limitrofi, nonche’ i referenti e i rappresentanti locali delle forze dell’ordine: “Sono stato minacciato di morte da alcuni soggetti di nazionalita’ marocchina, che hanno giurato sulle tombe dei loro cari defunti che mi avrebbero ucciso – ha detto il sindaco Di Bartolomeo – ovviamente nessuno ha paura, e nessuno si fermera’ per debellare questo fenomeno, ma quello che ho ricevuto e’ un chiaro messaggio intimidatorio, che vuole dire che neanche loro hanno paura”. Per l’intimidazione subita il sindaco ha sporto denuncia, mentre in paese in tantissimi si sono mobilitati a sostegno del loro amministratore, intraprendendo una battaglia pubblica contro i pusher ormai insediatisi nel piccolo borgo romano. Battaglia che coinvolge in primis le forze dell’ordine: “La strategia e’ da una parte quella di potenziare i controlli sul territorio – ha detto Roberto Arneido, dirigente del commissariato di polizia di Tivoli, competente per territorio – dall’altra quella di coinvolgere la comunita’ a dare il proprio contributo al lavoro delle forze dell’ordine, fornendo quanti piu’ elementi possibili per aiutare le indagini”. Alla manifestazione di sabato scorso hanno preso parte anche il dirigente superiore della polizia di Stato, Roberto Massucci, e il capo di gabinetto della questura di Roma, Alfredo Matteucci. Oltre ai sindaci dei Comuni di prossimita’, Montelibretti, Monteflavio, Nerola e Moricone, che hanno espresso solidarieta’ al sindaco Di Bartolomeo.
Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2018 - 15:32