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‘Mi deve perdonare perché non l’ho difeso’, lo strazio della mamma di Lello Perinelli. LA LETTERA DEI COLLEGHI DI LAVORO

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“Mi deve perdonare perché non sono scesa con lui e non l’ho difeso. E l’ unica cosa che non mi perdono”, e mentre lo dice e piange Adelaide Porzio accarezza la foto del figlio. Ha continuato a chiedere giustizia, e ai testimoni di farsi avanti, anche oggi davanti alle telecamere di Fanpage la mamma di Lello Perinelli il calciatore 21enne di Miano assassinato sabato notte con una coltellata al cuore da Alfredo Galasso, il 31enne venditore ambulante che abita nel palazzo di fronte a Parinelli. E domani si terrà davanti al gip di Napoli Luca Battinieri l’udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria emesso nei suoi confronti. Ai carabinieri, la notte tra sabato e domenica scorsi, Galasso ha riferito di avere reagito d’impulso e di avere sferrato un solo fendente al 21enne, nel corso di una lite scoppiata davanti un circolo ricreativo del quartiere Miano. L’omicidio sarebbe avvenuto sotto gli occhi di testimoni. Raffaele, colpito a morte, e’ deceduto nel pronto soccorso dell’ospedale dove era stato trasportato da uno sconosciuto che poi e’ fuggito. La notte tra sabato e domenica si e’ poi consegnato ai carabinieri di Casoria accompagnato dall’avvocato Rocco Maria Spina. In serata sul profilo facebook del ragazzo barbaramente assassinato è comparsa la lettera dei colleghi di lavoro di Perinelli e della mamma.

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“Questa lettera è il grido di dolore dello staff Dussman di Monte Sant’Angelo per la assurda perdita da parte della nostra collega Porzio Adelaide dell’ adorato figlio Raffaele Perinelli.Un ragazzo di 21 anni solare allegro lavoratore con il grande pulito sogno nel cassetto di affermarsi ne mondo del calcio un ragazzo con i sani principi dello sport che l avevano tenuto fuori dalla difficile realtà di tanti quartieri di Napoli Un ragazzo- si legge- k è stato invece barbaramente e assurdamente ucciso x un banalissimo motivo..Una lite.Colui che gli ha spezzato la vita l ha fatto con crudeltà inaudita. Quello k noi tutti chiediamo è giustizia x questo gesto k si applichi una pena severa e vera a chi nn ha esitato a togliere la vita a Raffaele x..Nulla. .!troppo spesso la giustizia italiana tra sconti e attenuanti nn è adeguata e ci si ritrova con l’assassino di un proprio caro libero dopo pochi anni…Tutto ciò nn deve accadere -si legge ancora nella lettera-perché passa in questo modo un messaggio sbagliato ai nostri figli.. ci si può “vendicare”di banali liti impugnando un coltello e togliere la vita ad un giovane! Non è questo il messaggio k deve passare! Noi crediamo fermamente nella giustizia e desideriamo fermamente k chi ha compiuto un gesto tanto assurdo debba avere una pena esemplare!Non è vendetta k invochiamo..poiché qualunque pena non ridarà la vita a questo ragazzo. .Ma semplicemente la giustizia necessaria a far riflettere mille volte qualunque persona prima di commettere tali azioni.Lo vogliamo x i nostri figli e x tutti i giovani affinché nessuno compia più atti similiLo vogliamo x un mondo giusto. .x un mondo miglioreAddio Raffaele ti abbracciamo. .riposati tra gli angeli”.


Articolo pubblicato il giorno 9 Ottobre 2018 - 21:06
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