Ancora un’aggressione negli ospedali del casertano. Stavolta teatro della violenza è stato l’ospedale di Marcianise dove una dottoressa in servizio al pronto soccorso è stata aggredita da una mamma che le ha messo le mani al collo perché riteneva che suo figlio, in attesa, avesse subito un torto, cioè che fosse stato scavalcato da un paziente arrivato in un secondo momento.
A denunciare l’accaduto è stata la Presidente dell’ordine dei medici di Caserta, Erminia Bottiglieri che ha stigmatizzato fortemente l’accaduto. “È questo un fatto gravissimo – ha sottolineato Bottiglieri – È l’ennesima aggressione a un sanitario. L’Asl di Caserta ha attivato delle procedure aziendali per verificare la sicurezza e per spiegare ai medici come segnalare questi eventi sentinella. È però importante che chi subisce questi attacchi, verbali o fisici, li segnali immediatamente. Infatti, se queste criticità non vengono, fuori il problema non sarà mai preso veramente in considerazione”.
La Presidente Bottiglieri continua: “Sia l’Ordine dei Medici che l’Asl di Caserta si stanno impegnando sulla problematica, che è difficile da risolvere perché la questione è molto ampia. È importante comunque mantenere alta l’attenzione e innanzitutto andrebbero sistemati gli accessi al pronto soccorso, e questo è un problema organizzativo”.
Quindi, insiste: “L’invito ai colleghi è quello di segnalare secondo le procedure aziendali le aggressioni subite. Dietro tutto ciò io vedo anche una perdita di quel rapporto fiduciario, di quella relazione medico-paziente che una volta caratterizzava la nostra professione. Dobbiamo tutti, istituzioni, cittadini e operatori sanitari, lavorare per recuperare questo rapporto e ridare il giusto peso e valore a quella che è una delle professioni più belle del mondo”.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2018 - 18:52