Oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, dalle prime ore del mattino, stanno eseguendo un provvedimento restrittivo in Acireale e Aci Catena emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 soggetti riconducibili alla “Famiglia” “Santapaola-Ercolano”, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni con l’aggravante del “metodo mafioso”, scambio elettorale politico mafioso, tentato omicidio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi. Lo rende noto un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e dalla Compagnia Carabinieri di Acireale, hanno consentito, tra l’altro, di accertare, anche grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, la responsabilità degli indagati in ordine alla loro appartenenza a due “gruppi” storici della “Famiglia” di Catania, nonché all’imposizione del “pizzo” nei confronti di diversi imprenditori locali nell’arco di svariati anni. Maggiori dettagli verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà questa mattina alle ore 10:30 nella sala conferenze della Procura della Repubblica di Catania, dal Procuratore Carmelo Zuccaro e dai vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2018 - 06:56 / di Cronache della Campania