Sono anni che il Movimento 5 Stelle si batte per mettere la parola fine alla grande impiantistica, per soppiantarla con la creazione di impianti di compostaggio di prossimità nelle città, riducendo così al minimo i viaggi dei rifiuti. Una direzione esattamente opposta a quella imboccata dalla Regione Campania e dal piano rifiuti varato dal governatore De Luca. Nel recente testo sulla Legge di Semplificazione, di recente impugnata dal nostro Governo, il governatore prevedeva addirittura il ricorso all’apertura di siti di stoccaggio disseminati a pioggia sull’intero territorio regionale, con l’obiettivo di tamponare il ritorno a una nuova annunciata emergenza. Una crisi figlia di una gestione regionale incapace di investire nel ciclo ottimale dei rifiuti, con fondi dirottati dalla gestione ordinaria dei rifiuti urbani e dalle bonifiche, per finanziare l’operazione ecoballe rimasta al palo e rivelatasi null’altro che uno spot elettorale per De Luca e Renzi a favore di obiettivi e telecamere. Le dichiarazioni del ministro Costa, che ha di fatto bocciato il piano regionale 2016, danno oggi nuova linfa alle nostre battaglie in Consiglio regionale”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente Maria Muscarà.
“Il ministro Costa ha rilanciato la nostra vecchia idea di un distretto del riciclo a Taverna del Re – ha sottolineato Muscarà -, l’unica attualmente percorribile per risolvere, in maniera definitiva e strutturale, il dramma delle ecoballe. Si torni a ragionare, allora, sulla creazione di strutture mobili che non creino nuovi impianti sui territori che già soffrono per la presenza delle ecoballe ma che, dopo le operazioni di apertura, selezione e recupero di materia riutilizzabile, vengano trasferite di volta in volta in tutti gli altri siti regionali. Il grande spot ecoballe del duo de Luca-Renzi è fallito e se ne prenda atto. Così come è fallito il piano rifiuti. Il sistema oggi va cambiato dalle fondamenta, a partire da una revisione alla radice di un piano, che allo stato non ha prodotto nient’altro che il fantasma di una nuova emergenza alle porte”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Ottobre 2018 - 20:35