“In Campania i cinque impianti di depurazione sono oramai da tempo al limite della capienza e non c’è ditta che voglia smaltirli. Le gare per lo smaltimento fanghi continuano ad andare deserte, con una situazione emergenziale crescente e sotto gli occhi di tutti. Ad oggi i fanghi sono depositati in bilici e contenitori per i quali paghiamo un oneroso noleggio, mentre le aziende che hanno ottenuto la concessione per la gestione dei depuratori non hanno firmato la stipula del contratto. L’unica soluzione possibile, in linea con un principio europeo di autonomia e di prossimità, è che essi vengano smaltiti negli stessi depuratori, attraverso impianti di essiccazione, ma non si è mai proceduto in tal senso”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, nel corso del question time in aula nel quale ha chiesto all’assessore Bonavitacola “le ragioni per le quali tonnellate di rifiuti speciali continuano a giacere nelle piazzola di depuratori gestiti da Sma Campania, con gravi conseguenze per l’ambiente, qual è l’entità dei costi sostenuti per il loro stoccaggio e deposito provvisorio e per quale ragione non si è proceduto, ad oggi, all’adeguamento degli impianti di depurazione per poter trattare in loco i fanghi”.
“E’ paradossale – sostiene Muscarà – la risposta dell’assessore Bonavitacola, che ha rivelato in aula di aver avviato trattative con le società che hanno ottenuto la concessione degli impianti, con un adeguamento del corrispettivo per l’adeguamento degli impianti di essiccamento. Se ci troviamo in questa situazione, con conseguenze già oggi disastrose per il territorio regionale, è solo a causa per tre anni di ritardi e per l’assoluta negligenza di questa giunta regionale”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2018 - 20:25
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