Dopo il crollo di parte della diga, al porto privato Carlo Riva di Rapallo, diverse grandi imbarcazioni hanno rotto gli ormeggi e spinte dal mare e dal vento si sono schiantate contro la costa. “E’ impressionante vedere sfilare nel buio le sagome degli yacht che vanno a schiantarsi”, racconta un testimone. Un mare ancora più violento di quello nel 2000 che a Rapallo creò uno squarcio nella diga del porto Carlo Riva. Decine di superyacht, motoscafi e barche a vela di tutte le dimensioni si sono schiantate sulla scogliera del lungomare, intorno a quella dell’antico castello e sulla spiaggia. A quanto risulta, tra le imbarcazioni dei più noti imprenditori italiani, anche uno yacht di proprietà della famiglia Berlusconi è affondato. La diga ha ceduto ieri pomeriggio e nelle ore successive le barche hanno iniziato a muoversi verso la riva opposta del golfo rapallese spinte dalle onde e dal vento davanti lo sguardo attonito di centinaia di persone attonite. I danni al porto sono al momento incalcolabili ma sommati a quelli delle imbarcazioni affondate o schiantate sulle rocce ammonterebbero a vari milioni di euro.
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