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La cucina italiana che si apre al mondo: Gambero Rosso premia 500 imprenditori della ristorazione

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”La cucina italiana all’estero non è più condita dalla malinconia, ma è invece coraggio nel fare impresa”, ha detto Lorenzo Ruggeri, nel presentare la guida online “Top Italian Restaurants” di Gambero Rosso che classifica e recensisce cinquecento indirizzi di cucina italiana di qualità in trentacinque Paesi del mondo. Col tema “la cucina italiana che si apre al mondo”, si premiano cinquecento imprenditori della ristorazione, attenti alla sostenibilità economica, all’autenticità delle materie prime, ma anche al sociale e alle possibilità di riscatto personale che il settore offre. “Riuniamo l’avanguardia dell’eccellenza italiana e, controllando che i vini e gli oli utilizzati siano made in Italy, non facciamo distinzioni di passaporto. – spiega il presidete di Gambero Rosso, Paolo Cuccia – Anche uno chef giapponese o argentino può esprimere italianità a tavola. La vera sfida  èesportare prodotti di qualità e saperli valorizzare, col coraggio e l’intraprendenza di consolidati professionisti e di giovani chef”. Tra i cinquecento cuochi e pizzaioli premiati, ”l’80% viene dal Sud – ha precisato Ruggeri – e in gran parte sono napoletani. Si impone un modello di locale all’italiana, con caffè ben estratto a colazione, Spritz all’aperitivo e cena a più portate. Propongono una cucina che sa di ritorno, perché a Oslo va forte la trippa alla romana, a Hong Kong un must è una pasta nata nei Quartieri Spagnoli, lo scarpariello”. Tra i premiati un grande nome della cucina nazionale: Alfonso Iaccarino.  Premi speciali a Michele Farnesi, chef e proprietario di Dilia a Parigi, premiato come Chef dell’Anno e Federico Zanellato, Executive Chef di LuMi a Sydney, Ristorante dell’Anno. La Pizzeria dell’Anno è a New York: Song’ E Napoli di Ciro Iovine. La Carta dei Vini dell’Anno premia il lavoro di Rolly Pavia, un sanremese che con con sei ristoranti a Città del Messico e Acapulco vanta una collezione enologica italiana da brividi, con oltre quarantamila etichette di vini e vende almeno settemila bottiglie di vino italiano al mese. Il Premio Innovazione/Tradizione rende merito a Luigia, il progetto di Enrico Coppola e Luigi Guarnaccia, capaci di replicare pizzerie di alta qualita’, a Ginevra come a Dubai, puntando su formule imprenditoriali vincenti.


Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2018 - 08:42

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