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Investire online: a chi rivolgersi?

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Investire nel trading online, ovvero utilizzare le tecnologie multimediali per accedere ai principali mercati finanziari. Dati alla mano gli utenti che colgono questa opportunità sono sempre di più, sulla scia dell’offerta diventata oggi più nutrita e certamente anche più affidabile.
Se un tempo investire in rete era un salto nel buio, oggi lo si può fare in modo controllato e con discreti margini di sicurezza. Tutto parte sempre e comunque dalla capacità si scegliere il giusto intermediario; operazione che non è poi così semplice visto l’alto numero di piattaforme di trading online presenti oggi in rete.
Ovviamente non è semplice indicare migliori o peggiori, tutto passa necessariamente da una valutazione soggettiva pur se alcuni punti fermi validi sempre e comunque esistono. Si parla soprattutto di garanzia ed affidabilità con riferimento proprio alle piattaforme di trading.
Questi intermediari nel tempo hanno ampliato notevolmente il proprio giro di affari ed oggi sono una miriade, legati a servizi di ogni genere: dalla Borsa alle materie prime senza tralasciare le valute estere, gli strumenti finanziari derivati e quant’altro possa invogliare l’utente ad investire. In sostanza coprono tutto lo spettro dei prodotti finanziari.
Sapere come muoversi onde evitare rischi legati al proprio capitale è una necessità, oltre che un qualcosa cui tutti ambiscono. Ed allora il mix vincente, inteso come potenzialmente in grado di limitare i rischi di perdita, è il seguente: piattaforma di trading autorizzata, quindi in regola; periodo iniziale più o meno lungo a seconda delle casistiche da prendersi come finestra temporale per studiare; iniziare con un conto demo, quindi in modalità ‘gioco’ per capire cosa si ha tra le mani; non investire mai più troppo, solitamente si parla di una soglia massima del 2% del proprio capitale. Una sorta di paracadute che ci tornerà utile in caso di investimento errato.
Chi vuole iniziare ad investire in rete deve quindi rivolgersi ad una piattaforma di trading online ed aprire un account corredato da dati personali, compreso anche un gruzzolo iniziale da stanziare per poter iniziare a tradare. Con qualche piccola accortezza come si è visto, è possibile andare a circoscrivere il rischio di perdita del proprio capitale pur non essendo investitori professionisti: proprio come negli investimenti ordinari, quelli portati a termine con la modalità tradizionale, le possibilità di successo sono controbilanciate dal rischio di perdere la somma investita. Niente di nuovo rispetto a quanto si è sempre riscontrato nel mondo degli strumenti finanziari da investimento.


Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2018 - 09:26

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