Rischia il processo per lesioni ma non per omicidio colposo il 50enne casertano che lo scorso mese di giugno ha investito con l’auto e poi ferito con un coltello la moglie. Il pubblico ministero Alessandro Di Vico ha avvisato l’indagato, Claudio D’A., della conclusione della fase investigativa ed ora si prepara a chiederne il rinvio a giudizio. L’uomo è accusato di una serie di maltrattamenti nei confronti della consorte per un periodo di 10 anni, dal 2010 a giugno 2018. Proprio 4 mesi fa l’episodio più grave. Al termine dell’ennesimo litigio tra le mura domestiche la donna fuggì a bordo di una bicicletta. Secondo la versione fornita dalla vittima agli organi inquirenti, si sarebbe accorta di essere seguita da un’auto che procedeva a fari spenti e che non riconosceva.
Cercò di far perdere le tracce imboccando una strada sterrata a San Clemente ma l’auto continuava a seguirla fino a quando accese i fari e si accorse che si trattava del veicolo del marito. Quindi accettò la proposta dell’uomo di precederlo in bici per rincasare ma nel momento della ripartenza l’auto andò in panne. A quel punto la donna iniziò a spingerla a piedi ma, dopo l’accensione della vettura, l’uomo ingranò la retromarcia e la investì. Successivamente quando la donna si rialzò la colpì al braccio sinistro con un coltello multiuso. Questi i fatti riferiti agli inquirenti.
Il 50enne venne arrestato ma poi il giudice, su istanza dell’avvocato Nello Sgambato, ha optato per la sua scarcerazione. Il reato di tentato omicidio, inizialmente contestato, è stato derubricato in quello ben più lieve di lesioni, sempre su richiesta del legale Sgambato. Adesso la chiusura d’indagini con i 20 giorni di rito per presentare memorie a sua difesa dopo i quali la Procura deciderà se chiedere o meno il giudizio.
Gustavo Gentile
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